Vacanze al mare, ai monti, al lago e in oncologia

Testo di Zenzero

Nel giro di quattro giorni, ho assistito a due episodi da barzelletta, o meglio, da deviati mentali (e temo che in futuro ne vedrò altri). Martedì ero in un negozio ed entra tutta trillante come un campanello una tizia che annuncia festosa che ha pronto in auto il green pass per partire in vacanza. Siccome io ho detto che i vaccinati non sanno quello che fanno, mi ha guardato biecamente (ah ah ah, sai che mi frega). Episodio due, altro negozio: entra un tizio che annuncia che lui è vaccinato ed è pronto per prendere l'aereo. La commessa, tutta entusiasta: "bravo, bravo, anche io mi devo vaccinare". Uscito il mentecatto, poiché la commessa si è messa a parlarmi del vaccino, ho sentito il diritto di dire la mia (cosa che non avrei fatto se ella non mi avesse dato l'appiglio, non sono il tipo che si permette di immischiarsi in faccende altrui). Le dico quindi che il vaccino è una forma di resa nei confronti dei potenti che ci vogliono servi.

La poveraccia dapprima mi risponde in modo quasi timido: "eh, sì, lo so, ero tentata di non farlo, ma ho la prenotazione". E io "ma se lei era tentata di non farlo, allora perché cedere e piegarsi?" A questo punto la povera cretinetta comincia a puntare i piedi e mi risponde con voce squillante, stizzita: "perché io voglio essere libera, voglio viaggiare, voglio partire, voglio.…" E io: "libera? Ma guardi che lei ha preso un abbaglio, sa? Se lei per fare una cosa deve cedere le armi, vuol dire che lei non è libera affatto." Mi guarda orripilata, ma io non le presto più attenzione: esco perché la nausea si fa strada nella mia mente. Con i cretini è inutile combattere.