A volte non tornano!

Avrò sbagliato l’orario, avrò sbagliato il tempo atmosferico, ma all’appuntamento non sono venute né le limacce rosse, né i cigni selvatici, né tanto meno i carabi. Questi ultimi avrebbero potuto esserci perché non escono necessariamente nelle ore serali, né hanno bisogno di umidità come le lumache. In compenso, sulla base del principio della “serendipity”, nel fiume, dall’alta riva su cui mi trovavo, ho visto quattro grosse trote, nella prima ansa che ho filmato. Nell’altra, che forma un laghetto di acqua stagnante, solo i gerridi, quegli emitteri che scivolano sulla superficie senza sprofondare. La coppia di cigni con la prole non c’era, ma il punto d’osservazione non era dei migliori. Devo ancora esplorare quella parte di fiume e magari trovo qualche accesso privilegiato dove effettuare interessanti osservazioni ornitologiche. Germani reali e cormorani in volo, se ne vedono tutte le sere e ovviamente l’immancabile airone cenerino, con il suo volo placido, mentre l’altro giorno mi è sembrato di sentire il verso della nitticora. Insomma, questo è il fiume Stella e basti dire che anticamente ci viveva la lontra. Della quale, anni fa, si parlava di una sua reintroduzione, ma la plebaglia si è opposta e non se n’è fatto nulla. Ma in fondo, se vediamo come si comportano in Trentino, dove insistono a voler uccidere orsi e lupi, liberati in natura negli scorsi anni, forse è meglio così, che la lontra non sia stata reintrodotta nello Stella.