Il freddo intorpidisce le articolazioni

Il significato di Serendipità è noto a tutti. Avevo in mente di filmare l’asportazione di un nido di bellicose vespe dalla mia cassetta delle lettere, che devo trasferire su un’altra colonna che si affaccia sulla strada. Ma purtroppo, non avevo tre mani per tenere la videocamera, il cellulare che mi facesse luce e le forbici per tagliare il peduncolo del nido. E poi, me ne sarebbe servita una quarta per reggere il contenitore dove far cadere il nido. Un lavoro per la Dea Kalì. Oltretutto, la dozzina di Polistes gallicus che proteggeva quel nido, all’apparenza privo di uova, si era sistemata per la notte dietro il nido stesso, ovvero attorno al peduncolo, così che mi è stato impossibile usare le forbici. Il nido alla fine è stato distrutto, ma nessuna vespa si è fatta male, né io sono stato punto da alcuna perché erano tutte intorpidite dal freddo. Come immaginavo. Pertanto, entrato nel mio gabinetto scientifico per spalancare la finestra, ecco che il fenomeno della Serendipità mi fa cascare in un piatto d’argento una cavalletta egiziana. Proprio davanti al naso. Era un soggetto su cui ci avevo fatto un pensierino, giacché ne avevo vista una giorni fa sul cancello di casa. Le dimensioni ne avrebbero fatto un soggetto accettabile, anche se una femmina di sette centimetri sarebbe stato meglio. Prossimamente, vorrei filmare le grosse cavallette verdi, ma quelle è difficile catturarle. E poi, stiamo andando verso l’inverno e gli insetti si preparano a trascorrerlo alla meno peggio. Più o meno come noi!