sabato 23 settembre 2017

Schiavi per nulla e in cambio di nulla


Testo di Samuele Delpapa

Per chi non ha ancora capito come hanno fatto le Banche e le Multinazionali ad indebitarci, portandoci alla povertà, per poi toglierci tutti i beni che abbiamo accumulato con sudore da dopo la Seconda Guerra Mondiale ad oggi.


4 commenti:

  1. Il problema non è capire. Anche se capire potrebbe essere un buon primo passo. Infatti non c'è differenza alcuna tra chi capisce e chi non.
    Chi capisce ha solo una maggiore consapevolezza di se e del mondo e soffre semplicemente molto di più.
    Ma uno schiavo è sempre uno schiavo.
    Consapevole o inconsapevole.
    Bisognerebbe che tutti coloro che "capiscono" riuscissero ad unirsi ed organizzarsi per ammazzare il padrone e subentrarvi.
    Ma poi? Saprebbero autogestirsi o si scannerebbero alla prima occasione? Eiuscirebbero a rinunciare al piacere di una bella rissa con i tifosi della squadra avversaria o a sognare di farsi la moglie dell'amico?
    Ah saperlo, saperlo !!!!!!

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    1. Stamattina ho dovuto rinunciare a comprare dell'insalata in una bancarella a Km zero perché c'erano troppi clienti.

      Queste bancarelle, di contadini della zona, sono solo il sabato mattina, a Codroipo.

      Cosa significa questo? Che la consapevolezza sta crescendo, perché si tratta di gente che si oppone alla globalizzazione delle merci. Tipo: cipolle dalla Nuova Zelanda, come quelle vendute dai supermercati COOP.

      La stessa consapevolezza potrebbe portare alla creazione di monete locali alternative (anche a Napoli ne esiste una), ma in questo caso la faccenda è più complicata e infatti non hanno mai preso piede oltre una certa misura.

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  2. Mamma mia che elucubrazioni,per come LA vedo io non avete scelte ,o che state con quelli che fanno le marce per LA sicurezza o l'Italia e' finita al posto Della polenta il cus cus e nipotini caffe-latte

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