giovedì 28 settembre 2017

Un'anima sensibile lamenta l'arrivo di un'epoca buia




Ve la ricordate la profezia Maya? Quella che prevedeva la fine del mondo il 21 Dicembre 2012, forse avrebbe dovuto essere interpretata meglio e compresa. Forse non era riferita ad una data precisa ma ad un periodo di decadimento profondo e di autodistruzione umana. Non credo che le notizie siano solo dovute ad un banale terrorismo mediatico. Il malessere spirituale che stiamo vivendo e respirando nostro malgrado, ci dovrebbe coinvolgere tutti e indurci a grandi riflessioni. 

Viviamo sempre in una sorta di vacua incoscienza, convincendoci che gli accadimenti intorno a noi, non dipendano mai dal nostro volere arbitrario. In parte è vero ma essere al disopra di questo dolore umanitario, è come ammettere la nostra estraneità dagli accadimenti e dalla débàcle spirituale che ci perseguita e ci porta verso il male, privandoci di quel sano ottimismo che avremmo il dovere e il diritto di alimentare in noi, per vivere una vita adeguata e dignitosa. Io vivo con timore tutto quello che vedo intorno a noi. Chi non riesce a sentirlo non mi suscita invidia, anzi, mi lascia indifferente e qualche volta mi infastidisce, perché la leggerezza estrema è indice di imbecillità. E non è vero che sia sufficiente sentirsi "positivi dentro" per non avvertire il cambiamento e l'arrivo di un'epoca buia. Se io credessi in Dio, pregherei molto ma non ho avuto il dono della Fede e posso soltanto fare affidamento sulla mia forza e sulla mia resistenza. A volte è dura....però...

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