Testo di Laura Tecce
Stamattina stavo tornando a casa da Milano. Alla stazione di Firenze, su un treno regionale, è entrato un ragazzo africano rincorso dalla polizia perché senza biglietto e perché ha opposto resistenza ai tornelli. Urlava e imprecava contro tutti come un matto. Gli agenti lo hanno portato via di forza visto che non c'era stato verso di farlo con le buone. Era agitatissimo, i poliziotti hanno dovuto chiamare rinforzi. Ebbene, una signora italiana si è scagliata contro la polizia dicendo che sono fascisti. Al di là del fatto che la solita sceneggiata buonista mi ha nauseato, ovviamente sono consapevole che scene del genere, e anche cose ben più gravi, succedono ogni giorno sui nostri treni, nelle nostre stazioni, e in genere nelle nostre città. Ma credetemi che assistervi dal vivo non è piacevole. Io mi sono spaventata. E non sono una facilmente impressionabile.
Siete ancora in tempo sono ancora troppo pochi ho visto dalle mie parti soon quasi invisibili sono fin folkloristici danno l'idea di essere degli addobbi coreografici quando si muovono, qui da me gli Occidentali fanno piu presnza scenica sempre sir sir si ha come l'impressione di aver sempre gli occhi puntati addosso non e' piacevole pero ' sempre meglio che aver a che fare con degli impestati inglesi razza ignobile e pensare che I Giovani Italian I vanno a londra , questi beduini e cioccolatini che vi ritrovate non valgono una cicca 2banane e un po di grana e raus con il Duce e Adolfo non ci sarebbe sta feccia neanche per sogno magari qualche stragnocca negra per accontentare I palati piu fini ( montanelli noto fascistone si fece la moglie minorenne abissina una primizia e poi a guerra persa si mise a fare LA moraleagli altri un lombrico a confronts ha piu dignita' ) ma di uomini Negri manco l'ombra
RispondiEliminaConosco il disagio di avere sempre tutti gli occhi puntati addosso. Lo provo ogni volta in Madagascar.
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