lunedì 10 giugno 2024

Perché l’hai fatto?


Io la conoscevo come Nadia. E tutti in famiglia la chiamavano così. Poi, dopo un anno dalla sua morte, accompagnando un cliente al cimitero di Codroipo, ho visto la sua foto sulla stessa lapide dov’era sepolta sua madre (con il padre nella “colombaia” a fianco). Solo che sulla piastra di marmo c’era scritto il nome “Sara” con una misteriosa i lunga vicino. Nadia, la conoscevo fin da bambina. Era una dei cinque o sei figli di una coppia evidentemente prolifica. Il padre Ernesto, a quell’epoca a Codroipo lo chiamavano “Il vescovo” dei Testimoni di Geova. Perciò conobbi Nadia e la sua famiglia: perché ero uno di loro, e precisamente nel periodo della mia vita che va dai 13 ai 19 anni. Nadia era di qualche anno più giovane di me. Con il trascorrere del tempo, e come natura vuole, morì prima il padre e poi anche la madre, i fratelli se ne andarono di casa, forse formando le loro famiglie, e lei rimase sola. Sola e incapace, evidentemente, di formare una famiglia tutta sua. Quando mi spiegarono come era morta, all’età di 46 anni, sospettai che avesse avuto una perdita ancora più grande, che la spinse a porre fine alla sua esistenza terrena. Alle cinque di una mattina di febbraio dell’anno scorso, che era ancora buio, si mise sui binari ad aspettare la morte che le andava incontro a 130 Km all’ora. Me la immagino rivolta con la faccia verso il treno in arrivo, i cui due fanali furono l’ultima cosa che vide. Oppure, non avendo il coraggio di guardare la morte in faccia, si era messa di schiena, ad aspettare il fatale impatto. Per il cristianesimo, come anche per i Testimoni di Geova, il suicidio è un peccato mortale, in tutti i sensi. Solo una persona disperata - e perdere la fede è un trauma non da poco - può decidersi in tal senso. Stando alle statistiche, il 15 % dei depressi si uccide. La perdita della fede fu causa o effetto della depressione? Da quando, qualche giorno fa, ho visto che fine aveva fatto quella biondina che ho nei miei ricordi di adolescente, continuo a chiedermi se avessi potuto aiutarla, per evitare che prendesse quella tragica decisione. Probabilmente no, non avrei potuto fare niente. Lei viveva in un mondo a parte, e io nel mio. Che avesse dei fratelli più giovani, evidentemente non le è servito. Era sola, con il suo pesantissimo senso di perdita. Non è stata capace di elaborare il lutto per la morte della madre. Di solito, le donne scelgono morti meno cruente, veleno o taglio delle vene, ma lei era vissuta tutta la vita in una casa vicina alla linea ferroviaria e ha scelto il treno. Facendo una ricerca su internet, i giornali parlavano dei disagi dei passeggeri, dovuti alle lunghe attese. Nessun cenno alle generalità, o perché la donna non aveva documenti con sé, o per la deontologia dei giornalisti che, in caso di suicidio, si omette il nome della vittima.



Ma non è finita qui. In questo caso, non vale il “Mors omnia solvit”. C’è un’inquietante postilla, che mi sento in dovere di aggiungere. Quando nel 1973 cominciai a frequentare la congregazione di Codroipo, c’era un ragazzo di nome Gianfranco. Era di quattro anni più vecchio di me. Eravamo due “fratelli” giovani, e ci legammo di amicizia. Ma io, pochi anni dopo, uscii dall’organizzazione, mentre lui rimase. Dopo qualche anno, mi dissero che si era impiccato in casa. Fu sua madre a trovarlo e anche lei dopo un anno morì di crepacuore. Prima di Nadia, dunque, quella piccola congregazione dei Testimoni di Geova di Codroipo, ebbe a registrare un altro suicidio, un ragazzo che non riusciva a trovare lavoro, viveva con la madre e forse aveva perso la fede anche lui. Non posso fare a meno di chiedermi se entrare a far parte di una setta religiosa, che promette l’instaurazione del Regno di Geova (le stanze dove ci si ritrova si chiamano “sale del regno”) e poi, anno dopo anno, dopo averlo tanto predicato e annunciato, non succede niente, non porti, di per sé, alla perdita della fede. Io, quando me ne andai, non avevo perso la fede, semplicemente volevo voltare pagina, buttarmi a capofitto nella vita (avevo 19 anni), con particolare riferimento alle ragazze che, se restavo confinato lì, le avrei viste col binocolo. Le restrizioni morali, che potevano andar bene per l’apostolo Paolo duemila anni fa, è difficile che possano andar bene al tempo odierno. Per lo meno, a me non andarono più bene. E me ne andai. Le cattive compagnie (giovani di estrema sinistra di Codroipo) fecero il resto. La domanda dunque è questa: è normale che nel giro di 50 anni, due giovani ex testimoni di Geova, di una piccola realtà come quella codroipese (16.000 abitanti), si tolgano la vita? C’entrano le aspettative che quel tipo particolarissimo di cristianesimo immette nelle menti dei credenti, con la loro terribile scelta di farla finita?

P.S.

Sono andato a leggermi i passi della Bibbia che i fratelli di Nadia le hanno dedicato: Salmo 56:8 e Giobbe capitolo 14.

42 commenti:

  1. Intuizione giusta.
    Far parte di sette , rigide e piramidali , può indurre nelle menti più deboli , o comunque prese in un momento delicato della loro vita , ad uno stravolgimento della realtà fino a giungere a gesti estremi.
    Ecco perché è bene allenarsi costantemente alla concentrazione su se stessi e imparare a vedere il contorno del mondo coi propri occhi , le proprie sensazioni e le proprie intuizioni.
    E fidarsi solo ed esclusivamente di questo.

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    1. Non è solo la religione che promette e poi non mantiene (come fanno i politici), ma, secondo Leopardi, anche la Natura:

      "O natura, o natura,
      Perchè non rendi poi
      Quel che prometti allor? perchè di tanto
      Inganni i figli tuoi?"

      Nella Poesia A Silvia.

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    2. Se fosse stato alto un metro e ottantacinque , olivastro e atletico , avrebbe scritto un altro tipo di poesia

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    3. Questa è maliziosetta!

      Se fosse stato di pelle olivastra, o comunque scura, avrebbe vinto i 100 metri piani.

      E se mia nonna avesse avuto le ruote?

      Io, a quest'ora...

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    4. Non sono d'accordo, il peso dell'esistenza è stato espresso anche da uomini che non avevano la gobba o aspetto sgraziato.....
      leggasi per esempio i romantici, De VIgny, Lamartine, etc....l'errore più comune (Bobo, non arrabbiarti), è quello di credere che solo il fisico possa dettare all'animo certe ispirazioni.
      Zenzero

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  2. Io credo che indagare nella mente di un suicida sia una cosa ardua, e forse è solo un caso che due Testimoni siano arrivati a quello, con tutti i suicidi che ci sono in Italia!
    Fra l'altro anni fa il Friuli era una delle regioni col più alto tasso, ora non so se sia ancora così, ma le regioni con più suicidi sono al nord e in particolare quelle montane e autonome...
    concludo dicendo che speculazioni sul perché uno faccia questi gesti estremi sono a mio avviso, imponderabili, ogni spiegazione può essere fuorviante.
    Direi che un R.I.P. sia tutto.
    Zenzero

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    1. Mi ero fatto la convinzione che il Friuli avesse molti record negativi, non solo quello con il maggior numero di suicidi, specie la Carnia.

      La regione con più pioggia (Musi), con più freddo (Fusine), con il maggior numero di tumori allo stomaco (vedi CRO di Aviano), con più alcolizzati, con la maggiore sismicità, con la vipera più velenosa (Ammodites), e altre cosce che ora non mi vengono in mente.

      Nadia, da giovane, mi piaceva, la ricordo sempre sorridente.

      Poi la rividi da adulta, seria e imbronciata, che accompagnava sua madre a vedere le bancarelle dei giardinetti, quando ancora facevo i mercatini.

      Si era imbruttita. Forse, se si fosse sposata, si sarebbe salvata. Marito e figli ti tengono impegnata e non pensi al suicidio.

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    2. "Forse, se si fosse sposata, si sarebbe salvata. Marito e figli ti tengono impegnata e non pensi al suicidio."

      Oddio cosa mi tocca leggere....che luogo comune, questo, mi fa accapponare la pelle, ancora a queste
      pensate da poco, siamo?
      Roberto, per carità, mi taccio perché qua finisce male, ma questo è essere ancorati a dei vecchi clichè .
      Non si può sentire ancora questo genere di cose.
      Con tutte le donne sposate e infelici che ci sono...
      MY GOD...
      Zenzero

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    3. Quelli che tu chiami "Vecchi cliché" sono i valori di una volta. Io sono cresciuto in una famiglia tradizionale. Ho avuto sempre in mente quel modello lì.

      Mia madre è stata felice? Non posso più chiederglielo ma penso di sì, come tutte le donne della sua generazione. Nacque nel 1925.

      Se il mio matrimonio è fallito, lo devo al fatto che Isabella aveva in mente un modello di famiglia diverso dal mio. Mi sono sentito ingannato ed è per questo, per tutta la sofferenza che mi ha procurato, portandomi via mia figlia, che odio il femminismo.

      Ribadisco che se Nadia avesse fatto come i suoi fratelli, si fosse trovata un marito, meglio se della stessa fede, ora sarebbe ancora viva.

      Potrei mettere la mano sul fuoco, su questo, anche se a te...tocca sentire un luogo comune.

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    4. "Potrei mettere la mano sul fuoco, su questo,"

      Questo è voler avere la pretesa di essere nella testa altrui. Un orrore.
      Tu ragioni per vecchi dettami, della serie che tutto quello che c'era una volta era buono e andava preservato.
      Non è così, molte cose sbagliate sono state per fortuna, gettate via.
      Così come perfino ora, c'è qualcosa di buono che andrebbe preso in considerazione.
      La realtà non la si taglia con la scure come i tronchi, a pezzi grossi.
      Inoltre, tu esprimi spesso qua sul blog il tuo tallone d'Achille sulla questione matrimoniale, quella è una faccenda tua, personale , a te è andata così, fa testo per te, non può diventare omologata per tutti.
      Ognuno è un individuo a sé stante, un piccolo microcosmo.
      Zenzero

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    5. condivido perfettamente. Nessuno e' fatto per vivere solo

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    6. No, non è una storia personale, ma politica, perché stiamo parlando di un movimento, quello femminista. creato dagli ebrei alla fine degli anni sessanta. Questa è politica.
      Freeanimals

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    7. E a proposito dei vecchi dettami, ci sono in TV dei vecchi filmati di interviste fatte alla gente comune, come quelle di Nanni Loy, in cui le donne intervistate erano contente della loro situazione matrimoniale. Si tratta di filmati degli anni cinquanta, prima che venisse inventato il maledetto femminismo.
      Freeanimals

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    8. Raccontane n'altra....
      Zenzero

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    9. Le donne intervistate da Nanni Loy e da altri giornalisti si dichiaravano contente della loro situazione perché in casa erano loro a comandare e a tenere i cordoni della borsa. Cioè a gestire la parte finanziaria della famiglia. Se neghi anche questo significa che hai forti condizionamenti ideologici.
      Freeanimals

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    10. Ah ah ah ah ah ah, senti chi parla un'altra volta...io avrei condizionamenti, detto da te che ogni nanosecondo accampi sempre delle scuse che se hai fatto quello o questo la colpa è degli altri.....
      dài Roberto, ogni persona è un mondo a sè, come già scritto, un tuo naufragio personale non può essere ascritto alle manifestazioni politiche, così dicendo passi per uno che non aveva alcuna voce in capitolo nella gestione di coppia.... mi risulta che tua moglie si sia poi unita con un altro compagno...semplicemente, vi siete resi conto che voi due, cosa che accade di continuo, non eravate fatti per stare insieme, infatti lei si è rifatta una vita a due , quindi non era affatto riluttante alla vita di coppia , ma alla vita di coppia con te.....cose che che succedono come l'acqua che bagna i tetti.
      Zenzero

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    11. Infatti, come dici giustamente, io non avevo alcuna voce in capitolo e non l'ho mai avuta, e chi devo ringraziare per questo esproprio di natura epocale se non il femminismo?
      Freeanimals

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    12. Secondo me, l'essere umano è fatto per non vivere da solo, ma anche stare troppo incollati no n va bene. Bisogna "bersi" a piccoli sorsi.
      Zenzero

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  3. Come ho detto altre volte, anch'io ho fatto parte di un insieme religioso(setta?) solo dall'altro lato,quello evangelico.Ho avuto la mia chiamata nient'affatto banale e sono rimasto li per 25 anni,la mia vita sarebbe stata migliore nel mondo normale?Non so,so solo che dopo il bagno d'amore tipico di ogni setta dopo ti devi arrangiare.L'Eggregora religiosa ti da ed io ho avuto,ma tu non puoi domandare due o tre mutui alla stessa banca e quindi non ti resta altro che pagare i mutui per il resto della tua vita,ricevendo ancora poco o niente,solo che io ho una testa non mandata all'ammasso ed i molti dubbi mi hanno portato dove sono ora,una terra di nessuno ,i miei ex fratelli in molti sono rimasti li,ma non sono progrediti anzi.Saluti.

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    1. A me è andata bene!

      Dopo essermi battezzato all'età di 15 anni, me ne sono andato dall'organizzazione a 19.

      Tuttavia, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, devo riconoscere che ci sono, in tali..."sette", anche cose buone.

      Per esempio, ho conosciuto "de visu" l'amore fraterno. Una cosa piuttosto emozionante. O forse, era solo autosuggestione?
      Chissà!

      Sentirsi parte di una...famiglia allargata.
      E' bello!

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  4. La mente umana è attratta dal negativo , dalla sofferenza ; sarà un difetto di fabbricazione ma , più o meno inconsciamente , a pensarci , andiamo a cercare le notizie negative : gli omicidi , gli incidenti , le liti fra vicini.
    È un bel mistero anche questo , a scuola ci fanno studiare il catastrofismo , i poeti maledetti , nell' arte eccellono i matti alla Van Gog o Picasso , per non dire i distopici modernisti , nei film uguale , Lino Banfi , Montagnani e la Fenech non reggono minimamente il confronto con le gioventù bruciate dei James Dean o col catastrofismo scenografico hollywoodiano.
    Però , a ben pensarci . avrei qualche dubbio se veramente noi siamo così o interviene qualche " manina " fin dai tempi remoti a farci percepire di essere così

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    1. La seconda che hai detto!

      Sappiamo che Hollywood influenza la menti di milioni di persone. E lo fa di proposito.

      Idem, con le notizie dei telegiornali: tutte negative.

      Ma posso anche concepire un dubbio: è per caso un "gatto che si morde la coda?".

      Abbiamo un desiderio morboso di cose negative o potremmo farne a meno e vivere felici?

      Un bel quesito!

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  5. Se c'è un luogo dove abbondano commenti di:
    malumore, tristezza, mancanza di serenità, disappunto, senso di straniamento, mestizia, spaesamento, ebbene quel luogo è questo..non è una critica, mi raccomando, perché essere fraintesi è poi facile.
    E questo perché non c'è da stare allegri, vista la realtà.
    Quindi, c'est la vie, tutto qui.....normalmente quando ci si incontra, sono più le notizie a carattere negativo, che vengono comunicate fra gli astanti....il piatto della bilancia pesa sempre di più su avvenimenti e aneddoti di tipo poco gioioso...qua uguale..come accade quando incontri qualcuno per strada ....ma non è una critica, io ci sono dentro e non mi levo dal mazzo, semplicemente è così, quindi, in sostanza, non è che nemmeno voi o io siamo il non plus ultra della gioia, perché la vita è più mestizia che gioia, tout simplement.
    Zenzero

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    1. Per questo considero molto importanti le vostre poesie, di te e di Mauro, perché, come ho già detto, immettono un non so che di leggerezza nel blog.
      Freeanimals

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  6. @ Zenzero,
    E' anche colpa nostra, ma l'età non aiuta ,non aiuta la cartella clinica che si fa vieppiù voluminosa non aiuta il mondo che stà virando verso il grigio scuro, anzi scurissimo e non aiutano i libri di barzellette che non sono più divertenti come una volta. Saluti ;-))

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    1. Stiamo andando verso la catastrofe atomica, ma se trovo barzellette sulla terza guerra mondiale, le pubblico. Promesso.
      Freeanimals

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  7. Quando decisi partii con il treno]
    Ne passano tanti financo di notte]
    Tutto immediato, si soffre di meno]
    Fine tenzone, cessaron le lotte]

    Fuggite fanciulle dal Geova crudele]
    Che sigilla le labbra, i seni ed il grembo]
    Ne' pace o perdono, né zucchero e miele]
    Ma cupo divieto e tempeste dal nembo]]

    Fuggite fanciulle dai vecchi viziosi]
    Anziani di anni ma lesti di mano]
    Che già mi rubarono gli anni gioiosi]
    Cianciando di bibbie, vangeli e corano]

    Fredda è la fossa di giorno e di notte]
    Ricordo il sorriso di un giovine biondo]
    Da lui fui distolta con grida, con botte]
    Perché aveva un altra visione del mondo...]]

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    1. Questo è il testo di una canzone di De Andrè!



      Sul serio, Mauro, il tuo talento andava usato con i cantautori.

      A quest'ora saresti ricco e famoso.


      Farti i miei complimenti è troppo poco!

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    2. Grazie, conosco la canzone. Con le mie fregnaccette non avrei mantenuto la famiglia....

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    3. Il ritmo di quest'ultima tua bellissima "fregnaccetta" si adatta benissimo alla canzone di De André.

      Deve essere la stessa metrica, immagino.

      Però, hai ragione sul mantenere la famiglia...

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  8. Molto molto bello, Mauro, cupo ma profondo.

    La morte di chi non ce la fa più, e compie gesti estremi, mi lascia sempre con molto amaro in bocca, e lo dico francamente, anche quando ascolto i vari psicologi della tv che si ammassano a dare spiegazioni sul perché, quando accade un fatto di suicidio, arrampicandosi sugli specchi, mi provoca un'onda di disagio. .
    Orde di professionisti del settore che fanno a gara a saperla più lunga del morto, il quale, solo lui (o lei) potrebbe rispondere PERCHE'...
    Perciò nel leggere in questo blog sentenze così granitiche , arrivando a teorizzare che se avesse fatto colà , non le sarebbe accaduto, mi ha fatto montare su l'amaro in bocca.....ma che ne sa la gente, santa pazienza, di cosa passa nella testa di una persona, per cortesia.
    Sara, se di là esiste qualcosa e si può riuscire a
    vedere quello che accade quaggiù, lasci perdere le ciance della gente....ci vuol tutta che sappiamo quello che noi facciamo e perché, non possiamo avere la pretesa di sapere quello che fanno gli altri, figuriamoci.
    Lo dico senza polemica alcuna, esprimo solo il mio sentire.
    Zenzero

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    1. Anch'io lo dico e lo ribadisco senza polemica alcuna: se avesse avuto marito e figli, non avrebbe avuto tempo per pensare al suicidio.

      Cosa le ha impedito di sposarsi?

      Non era una brutta donna, ma qualcosa nel suo cervello l'ha infettata, rendendola incapace e inadatta a vivere.

      Sarà stata la religione?

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    2. Ma veramente , Roberto , pensi che se fosse stata sposata non avrebbe avuto tempo di pensare al suicidio?

      Forse sei stato un po' disattento su fatti di cronaca , recenti e passati , di sofferenze e gesti estremi di donne sposate , anche di uomini.

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    3. Il modello di matrimonio cristiano, come lo predicano i testimoni di Geova, produce un equilibrio tale che è materialmente impossibile pensare al suicidio.

      Lo dico perché so cos'è le fede dei testimoni di Geova, avendola praticata dal suo interno.

      Gianfranco e Nadia si sono tolti la vita perché erano soli e disperati, anche se il primo aveva ancora viva la madre, ma avevano perso la fede, sicuramente.

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    4. Bobo, di solito, le eccezioni confermano la regola.

      Con i figli da allevare, il peggio che ti può succedere è finire sull'orlo di una crisi di nervi.

      Ma quante mamme si uccidono perché i figli le succhiano tutte le energie?
      Quante?

      Statisticamente...

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  9. "Non era una brutta donna, ma qualcosa nel suo cervello l'ha infettata, rendendola incapace e inadatta a vivere."

    A parte che ecco un altro cliché, non era brutta quindi....come se le belle solo trovassero marito con certi CESSI (me lo devi passare) che sono sposate, e uno...
    addirittura "infettata"......questo è il classico ragionamento inculcato con l'imbuto a forza, proprio dalla chiesa che bolla il suicidio come una blasfemia a Dio.....
    e due!
    Mi arrendo, nel senso che siamo su due binari che più lontani non si può.
    Zenzero

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    1. Come diceva un autore di cui mi sfugge il nome, credo Romano Battaglia, le donne brutte hanno tutte, quasi sempre, l'anello al dito.

      Tuttavia, la bellezza ha la sua importanza, nel trovare marito, quando si è giovani.

      Poi, da vecchi, è un'altra cosa: ci si mette insieme per altri motivi, per la compagnia principalmente.

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  10. Degli esperti diffido anche io, Zenzero. Circa la mia poesiola mi pare la giovane sia stata stivata in una sorta di rimessa, come una automobile nuova di pacca che mai percorse un km. Mortificare la parte affettiva delle persone, regolamentare perfino i rapporti intimi è squallida prerogativa di quasi tutti i sacerdoti, di ogni credo.

    Ah, vivre libre ou morir....

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  11. Non so se esista una statistica che confronti i suicidi fra gli sposati e i celibi \ nubili.

    So per esperienza che vivere con un altra persona , dopo il periodo iniziale , porta inevitabilmente a degli attriti.
    Attriti che nel 99% dei casi sfociano in indifferenza , sopportazione , ipocrisia nell' avere due facce , una dentro e una fuori casa.
    Pochi sono i casi di serenità e convinzione di avere fatto il passo giusto.
    Chi vive da solo , se equilibrato e non influenzabile dal bigottismo , almeno può disporre come meglio crede della propria vita e quando metterà sul piatto della bilancia i pro e i contro , fra la rinuncia ad avere una persona accanto e la libertà di essere padrone di se stesso , sceglierà la seconda opzione.

    Notare che sono un sostenitore della famiglia e dei valori che porta, soprattutto riguardo i figli , e sono conscio dell' attacco a cui è sottoposta , ma non nascondo la testa sotto la sabbia e vedo che la famiglia moderna non esiste praticamente più , sono due single che vivono sotto lo stesso tetto , fanno vite diverse , hanno ritmi diversi ... non per colpa loro ma per come si è via via strutturata la società.

    Tema molto complesso e ingarbugliato , non si può nemmeno generalizzare.

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  12. "So per esperienza che vivere con un altra persona , dopo il periodo iniziale , porta inevitabilmente a degli attriti.
    Attriti che nel 99% dei casi sfociano in indifferenza , sopportazione , ipocrisia nell' avere due facce , una dentro e una fuori casa.
    Pochi sono i casi di serenità e convinzione di avere fatto il passo giusto.
    Chi vive da solo , se equilibrato e non influenzabile dal bigottismo , almeno può disporre come meglio crede della propria vita e quando metterà sul piatto della bilancia i pro e i contro , fra la rinuncia ad avere una persona accanto e la libertà di essere padrone di se stesso , sceglierà la seconda opzione."

    Concordo, anche io sono una sostenitrice della famiglia,
    ma essere in più d'uno ha un prezzo che a volte è salato da pagare più che non da "soli" (che io ho virgolettato in quanto non essere sposati non vuol dire affatto essere soli, ma liberi).
    La vita di coppia è fatta di compromessi, inevitabilmente, e non siamo tutti adatti a tollerarli.....poi, sulla ragazza in questione, mi taccio perché non ho l'ardire di essere nella sua testa....un suicidio merita rispetto.
    Zenzero

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