giovedì 20 giugno 2024

Non sapevo che gli animalisti avessero rappresentanti al parlamento UE


Fonte: Bighunter

Gli ambientalisti europei hanno subito una pesante sconfitta alle ultime elezioni europee, perdendo quasi un quarto dei loro deputati nel Parlamento europeo. Un dato particolarmente evidente per i Verdi francesi, che devono fare i conti con il dimezzamento dei rappresentanti al Parlamento Ue, passati da 10 a 5. Secondo l'analisi del sito Chassepassion, gli ambientalisti hanno scontato in termini elettorali la radicalizzazione del movimento, gli scontri durante le manifestazioni, come avvenuto a Sainte Soline, i ripetuti attacchi contro i contadini (salvo poi avvicinarsi a loro in prossimità delle elezioni) e le azioni spesso illegali e violente di gruppi estremisti. La tendenza si è verificata in tutta Europa, con un calo generale dei deputati da 71 a soli 52. Una delle ragioni risiede nel fatto che la questione climatica e le tematiche ecologiste sono ormai prese in seria considerazione da tutti i grandi schieramenti. A ciò si aggiunge che nelle aree rurali c'è stato un aumento del sostegno a liste formate da sindacati agricoli, che sono riusciti a eleggere rappresentanti anche al Parlamento europeo, cosa molto evidente per esempio per i Paesi Bassi. Anche in Lussemburgo e Germania i partiti ambientalisti devono fare i conti con una netta riduzione dei seggi conquistati.  Per quanto riguarda i risultati italiani, va considerato il consistente ridimensionamento del Movimento 5 Stelle, il più agguerrito contro la caccia e su temi animalisti che ottiene 8 eurodeputati eletti contro i 14 del 2019, a cui si aggiungono i 6 eletti con Alleanza Verdi e Sinistra. Una netta minoranza rispetto al numero di seggi conquistati dal Centro destra, che arriva a quota 42 europarlamentari (25 FdI, 9 FI, 8 Lega), anche considerando qualche esponente del PD (20 eletti) che potrebbe allinearsi al fronte animalista. 

8 commenti:

  1. << gli ambientalisti hanno scontato in termini elettorali la radicalizzazione del movimento, gli scontri durante le manifestazioni (...), i ripetuti attacchi contro i contadini (...) e le azioni spesso illegali e violente di gruppi estremisti. >>

    Se posso dire la mia, le azioni violente o illegali non mi sembrano una buona propaganda.
    Ormai in occidente ogni decisione è necessariamente politica, e queste manifestazioni, pur facendo parlare del fenomeno, spaventano ed allontanano gli elettori (e per conseguenza i candidati).
    Magari Free, che ne ha passate tante, è pronto a smentirmi.

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    1. Non mi permetto di smentire i miei affezionati utenti.

      Tuttavia, I cacciatori che scrivono per Bighunter, come i cacciatori in genere, tendono a sopravvalutare gli animalisti, arrivando a parlare di "Lobby animaliste".

      Vorrei sapere a quali "scontri durante le manifestazioni" e quali "attacchi contro i contadini" sono stati fatti dagli animalisti.


      La gente tende a fare confusione e mettere tutti nello stesso calderone.

      Quegli sciocchi che si siedono sull'asfalto, bloccando il traffico, sono per caso animalisti?

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    2. Giusto, ma la confusione (magari alimentata ad arte) non aiuta.

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  2. Una cosa è certa, che il movimento green non va d'accordo con gli animalisti, ma paradosso non compreso dai cacciatori, non va d'accordo nemmeno coi contadini.
    Inviterei i suddetti hunters ad informarsi bene.
    Il movimento green FINGE di andare incontro ai contadini e favorirli, in realtà li sta mettendo con la schiena al muro e la canna alla tempia anche loro, sottraendo, per esempio, terreni che da agricoli, dovrebbero ospitare le pale eoliche o il fotovoltaico;
    un progetto per il quale ci sono già pronte, come condor in attesa del cadavere, aziende anche estere , che stanno già mettendo a punto gli orrori deturpanti dei pannelli solari.
    Il movimento green della new generation europea, comandato dai soliti, sta facendo man bassa di tutto, con espropri coatti, portando quindi i contadini a perdere la fonte di sostentamento che hanno, non potendo più coltivare terreni che gli vengono tolti.
    In realtà ci saranno sempre meno terreni agricoli e quindi, sempre meno aziende italiane a produrre ortaggi e frutta, alimentando e aumentando così l'importazione da paesi terzi che già c'è (limoni da Cile e Argentina o arance spagnole sono una prassi),che si renderà necessaria per sopperire alla mancata produzione italiana, e mettendo in ginocchio non solo le famiglie, ma anche la tanto decantata filiera agricola che vorrebbe frutta e verdura a km zero.
    Da una parte si ha quindi una piovra tentacolare che arraffa tutto, e dall'altra si continua a raccontare ai cittadini, la favola che i prodotti italiani vanno tutelati e incoraggiati, in quanto più sani e meno sottoposti a trattamenti antiparassitari come avviene all'estero. dove ci sono regole molto più libere.
    Zenzero

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    1. E questo mi conferma sempre di più che l'unica svolta green che può funzionare sta nella riduzione del peso antropico (leggi popolazione mondiale).

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    2. Mi ero fatto l'idea che i pannelli fotovoltaici li mettevano solo i contadini che decidevano di farlo e non che gli veniva espropriato il terreno, ma tutto può essere, anche perché non mi sono informato bene della faccenda.
      Freeanimals

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  3. Ah, io sono quasi d'accordo....nel senso che eliminerei proprio il peso antropico in toto...:)
    Zenzero

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    1. Che esagerata !
      Basta ridurlo ad un livello accettabile per l'ecosistema e per gli altri animali.
      Mi dispiacerebbe molto 'sparire' prima del tempo ;-)

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