venerdì 28 giugno 2013

L’arte di tradire


Sto leggendo “Il Principe” di Machiavelli, un libro che ognuno dovrebbe tenere a portata di mano, insieme ai “Protocolli dei savi di Sion”, per avere sempre una chiave di lettura degli avvenimenti e per sapere in anticipo quali saranno le prossime mosse dei principini che giocano con le nostre vite.
Per fare qualche esempio, il Principe Befera può permettersi di emettere questo editto: “Daremo la caccia agli evasori!”, che ricorda quello del Principe Bush junior: “Daremo la caccia ai terroristi”. In entrambi i casi, le due categorie sono state preventivamente costruite, inventate dal nulla per fini di dominio. In origine non c’erano né evasori, né terroristi, ma il Principe aveva bisogno di essi per poter raggiungere il vero scopo di dominare i sudditi. Nel caso dei terroristi, con la paura; in quello degli evasori, con la vergogna. Per costruire il concetto di terrorista è stato necessario che scorresse sangue, e per questo il Principe ha dato mandato d’esecuzione ai suoi scagnozzi. Per costruire il concetto di evasore è stato necessario imporre nei sudditi l’idea della sacralità delle tasse, con corollario di minaccia d’ostracismo nei riguardi di coloro che osassero sottrarvisi. Campione di propaganda in tal senso è quel Partito Democratico che ha tradito gli ideali dei lavoratori (e già qui incontriamo una prima forma di tradimento) e che non perde occasione per ribadire la necessità di pagare le tasse, ovvero i balzelli al Principe, che in questo caso non è un singolo individuo, ma l’intera società. Almeno apparentemente.


Per continuare gli esempi dei vari principi al momento in servizio, prendiamo il Principe
Letta. Egli può promettere che non saranno aumentate le tasse, usufruendo del metodo del bastone e della carota: promettere di non applicare un castigo significa già agitare la carota davanti al muso del popolo bue, o somaro che dir si voglia. Quelle che sono violazioni della legge naturale, le tasse, vengono fatte passare come dovute alla comunità, tacendo il fatto che la maggior parte dei contributi forzati servono per i fasti del Principe, ovvero della casta di parassiti che ogni giorno si mostrano ai sudditi attraverso il tubo catodico. Ci viene detto che i nostri soldi servono per fare strade, ospedali, scuole e illuminazione pubblica, ma ci viene taciuto che la maggior parte di essi finirà nei conti bancari dei parassiti al governo, che potranno comprarsi barche a vela (D’Alema), case a Montecarlo (Fini), oppure metterli in banca nei paradisi fiscali come fanno tutti gli altri.

Siamo, o dovremmo essere, abbastanza abituati al linguaggio subdolo dei principi, che dicono bianco e pensano nero, che dicono di andare a destra e vanno a sinistra e che fanno esattamente il contrario di ciò che avevano promesso di fare. Grazie al richiamo forte dell’abolizione dell’IMU, il Principe Berlusconi è tornato in sella al suo destriero, ma l’IMU non è stata abolita, bensì solo ritardata. Il principino Gasparri minacciava che in caso di condanna all’interdizione dai pubblici uffici del suo Signore, tutti i parlamentari del PDL si sarebbero dimessi: neanche dopo quarant’otto ore veniva esaltata la grande forza morale del Leader Maximo, che riesce a tenere separata l’amarezza della condanna dal senso del dovere di non far cadere il governo. Poco male se la reputazione del vassallo Gasparri viene ulteriormente danneggiata.

I giochi d’astuzia del Principe sono inversamente proporzionali al suo potere, di modo che il Principe Bergoglio, che non possiede né divisioni corazzate, né truppe mercenarie (a parte quei pagliacci dai colori vistosi e con le alabarde), si vede costretto a giocare bene le sue carte. E infatti, per tappare i buchi della barca vaticana, deve mostrarsi severo con quelli dei suoi che hanno sgarrato, salvo poi tornare alla normalità quando la gente avrà dimenticato. Quindi il Principe Bergoglio minaccia di mettere sotto esame lo IOR ed epura qualche vescovo pedofilo, perché così ottiene la fiducia dei sudditi dello Stato Pontificio, che trovano disdicevole la commistione fra denaro e faccende religiose, oltre al vizio di qualche prelato di inchiappettarsi i ragazzini. Dopo che la falla sarà stata ben bene incatramata, e la fiducia dei fedeli scandalizzati sarà stata riacquistata, si potrà tornare al normale stato anteriore di pedofilia e intrallazzi piduisti.
Il Principe Bergoglio è, fra tutti, quello che ha maggiore esperienza delle cose del mondo, essendo a capo di un’organizzazione sedicente religiosa che ha tradito lo spirito di Cristo. In confronto al Principe Bergoglio, Befera è uno scugnizzo di borgata. Passerà quindi un po’ di tempo, ma il tradimento è dietro l’angolo: dipenderà da quanto tempo ci metteranno i benpensanti a dimenticare l’onta.
Non ci vorrà molto. E infatti, il Principe Berlusconi è stato assente pochissimo dalla scena politica e che sia stato il suo partito a votare a favore dell’IMU ormai se lo sono dimenticati tutti, altrimenti, se se lo fossero ricordati, col cavolo che lo rieleggevano! Il popolo bue ha la memoria corta.

Il tradimento però non è un accessorio che viene dato ai parlamentari nel momento in cui
entrano nel Palazzo, ma è una dote naturale di tutti gli uomini, chi più, chi meno. Il capo famiglia che fa scendere il cane dalla macchina, tra i pianti dei bambini, in una piazzola di sosta dell’autostrada, tradisce la fiducia che quell’animale, comprato solo pochi mesi prima, aveva riposto in quelle scimmie assassine, che per lui erano il suo branco. Tradisce anche la fiducia dei propri figli, che però, come gli elettori, dimenticheranno presto e dopo qualche mese, a vacanze finite, riceveranno in dono un altro cucciolo.

Il tradimento non si manifesta solo nel rapporto uomo-animali, ma anche in quello uomo-uomo. Per esempio, ultimamente circolano su internet notizie di favori fatti a Rom ed extracomunitari, con l’elargizione di assegni mensili e case da abitare. Viene fatto un confronto con i pensionati che rovistano nelle immondizie e i disoccupati che sono costretti a vivere in macchina. Sembra quasi che si voglia scatenare una guerra fra poveri e che ci sia una regia dietro tali paragoni. Ovvero, che si voglia far aumentare la xenofobia e l’odio per il diverso. Anche la notizia che il principino Ignazio Marino avesse dato dieci euro a ogni zingaro che si presentava a votare per lui, rientra in tale contesto.
Io non so se ai Rom vengono date case gratis, perché non ho verificato, ma sono convinto che gli extracomunitari vengano fatti venire da noi, soprattutto dall’Africa, per portare l’Italia a uno stato di caos sociale, magari quel caos da cui dovrebbe, secondo i piani della Massoneria, scaturire l’ordine.
Davanti al supermercato del mio paese c’è sempre un negretto che chiede l’elemosina, ma nonostante io sappia che la sua presenza sia stata voluta nelle alte sfere, non riesco a non dargli qualche spicciolo, uscendo con la spesa.
Bisognerebbe che tutti ci rendessimo conto, soprattutto la ministra Kyenge, che i nostri
nonni andavano a cercare lavoro in paesi dove ce n’era, mentre questi africani vengono a cercarlo in Italia dove non ce n’è. O meglio, qualcosa ci sarebbe, ma l’hanno già dato a loro. Uno degli addetti alla raccolta dei sacchi della differenziata, che fa materialmente il lavoro di gettare i sacchi dentro il camion, è africano. Forse quel posto di lavoro, se lui se ne stava a casa sua, lo davano a me che sono disoccupato. L’addetto alla vendita di dolciumi nella sala cinematografica multiplex di Pradamano, è africano. Forse, se lui se ne stava a casa sua, quel posto lo davano a me che sono disoccupato.
Se l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, io che ho la cittadinanza dalla nascita sono disoccupato, mentre questi, che non hanno la cittadinanza, un lavoro ce l’hanno. Negli anni Sessanta l’Italia visse il boom economico, ma non c’erano africani in giro. I barconi dalla Libia potevano prenderli già quella volta, ma non lo fecero perché in Senegal e negli altri paesi subsahariani non avevano la televisione che gli facesse sognare l’Eldorado italiano, com'è successo con gli albanesi. O forse, più probabilmente, i pianificatori dei nostri destini, quei principi supremi che vivono nell’Empireo del Potere, non avevano ancora avuto la brillante idea del meticciamento, cioè del miscuglio di razze che potrebbe essere funzionale al NWO, ovvero all’omologazione dei sudditi e alla scomparsa delle culture e delle lingue minoritarie. Se ad occupare i posti della Cupola degli Illuminati ci sono principalmente ebrei, con il meticciamento dell’Europa sembra quasi vogliano prendersi una vendetta su Hitler e gli altri fautori della razza eletta. Addio razza ariana!
La razza eletta che ha perso alla fine della seconda guerra mondiale, sostituita da un’altra razza eletta, questa volta per decreto divino. Mi viene da pensare che i sudditi di Enki si vogliano prendere una rivalsa sui sudditi di Enlil, quei due fratelli Anunnaki che sono sempre stati in lite, che forse sono la causa di tutti i nostri mali e che se se ne stavano sul loro pianeta sarebbe stato meglio. Due illustri extracomunitari.

Sempre in tema di tradimenti uomo-uomo, mi viene in mente che la cospicua categoria dei pensionati potrebbe essere tradita nelle aspettative, dal momento che per l’intera vita hanno sgobbato come muli, ma ora vengono spaventati con l’idea che non riceveranno la pensione, o che dovranno lavorare ancora qualche anno prima di goderne anche solo un po’.
Questa è una delle forme di spavento a cui vengono sottoposti i sudditi. Gli altri modi di spaventarli sono la crisi, la criminalità, i disastri naturali e del clima, le leggende metropolitane tipo 2012 e magari anche l’invasione strisciante di stranieri sul nostro territorio. Tutto fa brodo, quando si tratta di rendere docili i sudditi, ovvero smorzare ogni velleità di rivolta. Lo spegnimento dei cervelli tramite la tivù fa il resto.

E’ possibile che però la televisione non basti, ed ecco che al Principe viene in aiuto la nuova tecnologia, basata sulle onde elettromagnetiche. Ecco che nelle sale cinematografiche, a partire dal 27 giugno, viene proiettato un film catastrofico sugli zombie, che potrebbe essere un modo con cui l’élite massonica degli Illuminati ridurrà la popolazione mondiale.
Ecco che cominciano a verificarsi i primi eclatanti casi di sudditi, meglio se extracomunitari, che “impazziscono” e vanno in giro ad ammazzare i passanti con un piccone, o entrano nelle scuole a fare stragi. Oppure meno eclatanti come quella signora di Milano che picchia il figlio con una cintura, si denuda, scende in strada e va ad aggrapparsi ad un cancello poco distante, senza saper spiegare, poi, il motivo del suo gesto.
E chi ci dice che gli scatti di rabbia improvvisa, compresi gli strombazzati femminicidi, non siano eterodiretti da centrali ben precise collocate da qualche parte nel mondo. Magari a due passi da casa nostra, in una caserma dismessa. Come esistono i droni telecomandati, possono esistere umani comandati a distanza. Sembra fantascienza, ma forse non lo è.

Ci hanno fatto credere in un mondo di giustizia, nella capacità illuministica dell’uomo di vincere la natura ed eliminare la fatica del lavoro. Addirittura ci hanno ventilato l’idea di poter sconfiggere la morte e far aumentare la longevità. Niente di tutto questo! Anzi, stiamo assistendo alla realizzazione del contrario di quanto annunciato e anche questa è una forma di tradimento.
Siamo stati traditi da Dio, ovvero dai nostri creatori Anunnaki che ci hanno lasciato nelle peste. Siamo stati traditi dalla Chiesa, che ci prometteva un mondo in cui saremmo stati tutti fratelli. Siamo traditi continuamente dai politici vassalli del vero Potere, che ci ingiungono sanzioni, multe e balzelli senza darci un minimo di tregua e tranquillità.  Forse, tutti questi tradimenti che ci piombano addosso come una maledizione, non sono altro che la nemesi del tradimento primevo, il peccato originale di aver tradito la fiducia che gli animali – nostri fratelli più piccoli – avevano riposto in noi.
La mucca portata al macello viene tradita dall’allevatore. Il capriolo che vorrebbe mangiare l’insalata dalle mani degli uomini, riceve in cambio piombo e sofferenza lancinante. L’animale domestico abbandonato e allontanato a sassate viene tradito senza spiegazione.
Cristian Radu che promette collaborazione a Sara Turetta, nella gestione dei randagi
rumeni, tradisce la fiducia dell’animalista milanese che lasciò casa, lavoro e marito per diventare missionaria laica in terra di Transilvania, missionaria di serie B e quindi non riconosciuta dalle accademie ufficiali.
Settanta cani sono spariti – desaparecidos – catturati e avviati a destinazione sconosciuta da quel vigliacco principino rumeno, ammantato di fascia tricolore. Molti erano già stati sterilizzati. Forse è proprio per dare uno schiaffo morale ai veterinari e ai volontari, che è stato fatto questo scherzo, questo ennesimo tradimento.
E’ un modo metalinguistico per dire agli stranieri, giunti in Romania a fare il lavoro che i principini come Cristian Radu non sono stati capaci di fare, di tornarsene nei loro paesi. Così avviene anche in Ucraina, sotto gli occhi di Andrea Cisternino, in cui i dog hunters preferiscono uccidere soprattutto i cani già sterilizzati. State a casa vostra – dicono i traditori - che i cani randagi li gestiamo meglio a suon di fucilate e della civiltà di cui arrogantemente vi credete portatori, non sappiamo che farcene!

I traditori si spalleggiano l’un l’altro.
Migliaia di persone, piccole e grandi, ricche o povere, colte o ignoranti, anonime o bardate di fascia tricolore, si danno man forte e creano la loro realtà prosaica e intimamente malvagia. Tradiscono mogli e mariti, figli e amanti, datori di lavoro e impiegati, amici e nemici, in un carosello d’iniquità e ingiustizie che non ha mai fine. Nemmeno Dante poteva immaginare il successo planetario ed esponenziale dei traditori e non c’è abbastanza posto in nessun inferno di tanti ce ne sono in giro. 
Come gli zombie di Brad Pitt nel film “World war Z”.
In fatto di tradimento, siamo diventati tutti artisti raffinati.  




4 commenti:

  1. Befera è un funzionario che lavora per lo Stato... lo Stato.... lo Stato oggi per certi versi sembra una struttura da Inquisizione moderna ....
    Ho parlato con un signore che ha una trattoria, modesta però si mangia bene, la manda avanti lui con la sua famiglia, si spende sui 10/15 euro primo secondo e contorno, bene, gli inquisitori gli contano le bustine di zucchero per vedere quanti caffé ha fatto e se per tutti è stato battuto lo scontrino, inoltre fanno dei calcoli per stabilire se ha denunciato tutto... in questo modo: quest'estate sono andati un tot di turisti alle Cave (qui ci sono le cave di marmo) perciò si saranno fermate un tot di persone a mangiare... e lui dice ”Sì, e si sono fermati tutti qui davanti..."

    Ma questi inquisitori sono proprio sicuri di servire lo Stato o sotto sotto stanno servendo qualcun'altro o qualcos'altro?

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    1. Meglio un morto in casa, che un finanziere dietro la porta, dice il proverbio.


      Però mi hanno riferito che ci sono anche alcuni finanzieri che si fanno prendere dagli scrupoli di coscienza e non ne possono più di vedere gli imprenditori del nord est uccidersi, magari proprio dopo una loro visita ispettiva.

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  2. Un imprenditore si aspetta una visita dei finanzieri; può capitare, magari per un controllo formale...
    Quella che non si aspetta è una visita della Polposta!

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