lunedì 24 giugno 2013

Le alternative al filugello bollito



Fonte: Promiseland

Quando pensiamo alla seta immaginiamo bellissimi abiti, abbigliamento intimo delicato e arredi sontuosi, quello che sicuramente non immaginiamo è che i bachi vivi vengono immersi in enormi vasche di acqua bollente. E perché dovremmo? Questo certamente non è quello che i media mostrano per indurci a desiderare e comprare la seta..eppure dovrebbe essere questa la molla per indurci a porre attenzione a questo tipo di tessuto.
Proprio come le mucche, polli e maiali, i bachi da seta sono addomesticati, tenuti in allevamenti intensivi e uccisi fino a centinaia di milioni ogni anno. Per fare un chilo di seta  devono essere macellati 2000-3000 bachi.
Appena prima della fase di metamorfosi in cui i bachi da seta si trasformano in farfalle, filano delle fibre per creare i loro bozzoli. La falena per uscire da questo bozzolo una volta che la trasformazione è completata mastica questo bozzolo, ma  questo naturale processo comporta per l’industria manifatturiera della seta un problema perchè il naturale sviluppo della falena comporterebbe il masticamento dei filamenti di seta. Pertanto lo si interrompe immergendo i bozzoli con i bachi ancora vivi in acqua bollente.


L’ Ahisma è un altro metodo di produzione di seta che non include la morte per i bachi da seta. Anche se non causa la morte degli insetti, si tratta sempre di pratiche non etiche che comportano l’addomesticamento e l’allevamento di falene adulte che non sono in grado di volare, perché i loro corpi sono troppo grandi e suscettibili di subire attacchi da parte dei maschi. Infatti, le femmine non sono in grado di difendersi a causa del mancato sviluppo di alcune parti della bocca.
Alcuni sostengono che i bachi da seta non contano e che sono solo degli insetti. Questo tipo di affermazione mostra una limitata profondità di comprensione di tali animali,  che a quello che sappiamo hanno come tutti gli esseri viventi la capacità di sentire la gioia,  il dolore e la sofferenza e hanno il diritto di vivere liberi da tale strazio.

Se siete amanti della seta non temete in quanto non c’è bisogno di rinunciarvi: The Peace Silk è una valida alternativa proposta dal  commercio equo e solidale che viene lavorata a mano in India. Questa seta animal-friendly è raccolta dai bozzoli di una specie di Falena che dopo aver spiccato il volo li abbandona, il che significa che nessuno deve essere tenuto in cattività. Una rapida ricerca su Internet vi illustrerà tutta una serie di produttori: non vi è alcuna scusa per non comprare la vostra seta da una fonte etica.
Se si preferisce evitare del tutto i prodotti animali, ci sono altre alternative disponibili come il Lyocell, il cotone di seta, i filamenti di ceiba e i semi di euforbia, tutte le opzioni eco friendly che vale la pena di esplorare.  È possibile rifiutare queste pratiche disumane e scegliere di acquistare alternative cruelty free.
Non abbiamo bisogno di sfruttare insetti, o qualsiasi altro animale per quella materia, e nessuna quantità di pregiata seta potrà mai giustificare l’uso di questi piccoli esseri come risorse per sola vanità.

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