martedì 14 marzo 2023

Collisioni spaziali


Fonte: Nuovi Mondi - Astronomia e Scienza

Nascita della luna. L'ipotesi più accreditata per la formazione della Luna è quella dello ‘scontro’ con Theia (un planetesimo grande quanto Marte che generò l’evento più catastrofico accaduto sulla Terra). Questo evento avvenne circa 4 miliardi e mezzo di anni fa, quando il nostro pianeta aveva appena 150 milioni di anni. Dalla condensazione di quel materiale espulso nello spazio nacque la Luna.

4 commenti:

  1. Ma quante puttanate, scemenze, a meno che.... A meno che non si voglia abdicare ai miti, alle leggende, presenti in quasi tutte le civiltà passate. Tutte più o meno simili, anche a proposito della presunta nascita della luna. Basta cercare con pazienza. Ergo, a cosa servono gli scienziati? Meglio Omero di Einstein?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche le tavolette sumere parlano di collisione, solo che il nome del pianeta che colpì la Terra, secondo i sumeri, era Marduk.

      Ciò che mi colpisce, di questa teoria spiegata da Sitchin, è che con la collisione vennero strappate da Marduk anche forme elementari di vita, che così poterono dare inizio all'evoluzione delle specie sulla Terra.

      Se questa ipotesi fosse vera, avremmo la spiegazione di come la vita si è formata sulla Terra.

      Ovvero, una specie di traumatico trapianto.

      Elimina
  2. Si vabbè però.... Il cerchio, la sfera si presentano noiosanente nel cosiddetto universo. Abbiamo palle infuocate, gelate, gassose, sfere rifinite, come la nostra, adatte eccetera eccetera... Qualcuno mi può spiegare con termini elementari, recepibili dalle mie stanche ed esaurite cervella, qualcuno mi può spiegare, dicevo, in base a quale regola, del materiale sparso, disperso nel nulla, a seguito di una primordiale esplosione, oppure derivante dalla collisione di due sfere già formattate, possa ricompattarsi in maniera precisa, perfetta, onde ri-assumere la regolamentare canonica forma, aspetto, di sfera, di cerchio? Novelline per il popolo, propalate ad Ur, Nippur, più di recente, Atene, Roma, fino alle suburre, le periferie, delle nostre degradate città. Nihil sub sole novum.

    RispondiElimina