martedì 7 marzo 2023

Non ti curar della fototrappola, ma guarda e passa!

La fototrappola era lì per le nutrie e l’avevo messa proprio lì per via delle loro numerose impronte sul fango. Non avevo messo esche di alcun genere. Ed in effetti, il 4 marzo, di notte, ne è passata una, ma andava di fretta. Il 5 marzo, di giorno, è passato un bambino, di cui si sente solo la voce, e probabilmente era con i genitori. Questo è del tutto normale, essendo di domenica e, complice il bel tempo, la gente va a fare passeggiate in mezzo alla natura, anche uscendo dai sentieri ed inoltrandosi nel bosco. O non hanno vista la fototrappola, legata al tronco di un albero ad un’altezza di mezzo metro, o sono stati così educati da non andare a toccare le..."cose degli altri". In ogni caso, non hanno cercato né di asportarla, né di manometterla. E’ la prima volta, da quando metto la fototrappola in natura, che ho la prova del passaggio di umani. Fossero tutti così! Come fauna, è arrivato un curioso pettirosso e un merlo, mentre in lontananza si sente lo strombazzare di un cigno, ma la parte del leone l’ha fatta, tanto per cambiare, l’onnipresente faina, sempre lei, che ho già filmato in molte occasioni, sempre nella stessa zona. Essendo piuttosto miopi, non è difficile filmare o fotografare le nutrie, che si possono avvicinare anche in pieno giorno a breve distanza, specie il pomeriggio tardi, ma sono sempre intente a brucare l’erba, mentre io cerco di coglierle nelle situazioni più interessanti sul piano naturalistico, che so, mentre si accoppiano, per esempio, sempre che non lo facciano all’interno delle loro tane, per motivi di privacy. Ebbene sì, noi naturalisti siamo proprio dei guardoni. Basti pensare ai “birdwatchers”!


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