Testo di Georges Ivanovic Gurdjieff
"L'uomo si
identifica con il ruolo che è costretto a vivere: padre, figlio,
padrone, operaio, impiegato, dirigente, professionista,
intellettuale, guru, furbo, tonto, forte, debole, manager, ministro,
disoccupato, ecc... Per ognuno di questi ruoli esistono comportamenti
sociali, abbigliamenti, modi di pensare e di esprimersi cui ciascuno
si adegua inconsapevolmente. E quindi non siamo mai individui
autentici, ma veri e propri imitatori: imitiamo modelli e stereotipi
prodotti dalla società in cui viviamo. Persino nei comportamenti
più intimi recitiamo in realtà dei ruoli precostituiti, che non si
limitano soltanto a comportamenti e ad atteggiamenti convenzionali,
ma che penetrano anche all'interno delle nostre convinzioni, dei
nostri giudizi, della nostra coscienza. Insomma continuiamo a
recitare. L'inquinamento della nostra mente è troppo esteso. Bisogna
imparare a dire la verità, ma per dire la verità, bisogna essere
diventati capaci di conoscere che cos'è la verità e che cos'è la
menzogna...soprattutto in se stessi."
Nessun commento:
Posta un commento