martedì 1 settembre 2015

Ne sentivamo proprio la mancanza


Fonte: Amazon

La Bibbia, che è parola di Dio, è il libro più diffuso al mondo. Il diavolo, che è la scimmia di Dio, ha finalmente deciso di tentare la fortuna nel mondo letterario e, seppure in ritardo di qualche millennio rispetto alle religioni del libro, pubblica un volume di preghiere che è destinato certamente a imporsi all'attenzione come il caso letterario del XXI secolo. La liturgia infernale di Satana è una vera e propria parodia rovesciata delle liturgie tradizionali: preghiere, invocazioni, salmi, inni, litanie, lamentazioni e letture evocano il principe delle tenebre e i diavoli che lo assistono nelle cerimonie infernali. Il maligno fa mostra di una vena letteraria di notevole qualità: un linguaggio crudo con tratti allucinati, una metrica rigorosa e solenne che ben si adatta all'uso liturgico cui è destinato il libro, una vena lirica gelida e cupa che trascina le anime in gorghi demoniaci. L'approssimarsi della fine dei tempi è ormai una percezione ampiamente diffusa nel mondo contemporaneo: "chi ha orecchio intenda" ammoniva san Giovanni. E dunque, se il diavolo ha scritto un libro, non è forse questo il segno più evidente dell'Apocalisse?

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