venerdì 23 ottobre 2015

Ha un tumore al cervello, quindi sragiona


Testo di Beppe Miceli

Il Papa ha un tumore al cervello? Sì, no, forse. La Curia sta pugnalando alle spalle anche Papa Francesco. Una campagna di demolizione sottile, infida e sleale, attuata secondo un disegno ormai ben noto alle porpore vaticane. Troppo rivoluzionario, Bergoglio, per una mentalità della Chiesa retrograda, impastoiata nelle sabbie mobili del celibato che conduce inevitabilmente alla pedofilia e all'omosessualità: colpe per cui Sua Santità ha chiesto pubblicamente scusa. E' la Curia che comanda in Vaticano. Il Papa è succube di essa. La Chiesa viaggia ad una velocità assolutamente inadeguata all'evolversi sociale, culturale ed etico della nostra collettività. Una società che ha imparato a vivere senza più necessità alcuna degli insegnamenti religiosi, creandoseli da sé, senza porsi il problema di quanto questa scelta possa essere giusta o meno. Un'umanità che segue i propri istinti e la moralità primordiale per giudicare se il proprio agire è giusto o non giusto. Una comunità che vede nel cattolicesimo un'ingerenza insopportabile nella gestione dei propri rapporti sociali e familiari, domandandosi quale possa essere il reale confine che li separa dall'islamismo o dall'ebraismo. Papa Francesco è troppo furbo per fare la fine di Papa Luciani. In Vaticano stanno tentando di farlo fuori in altra maniera.


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