Testo di Paolo Sensini
Ferrara, straordinaria città d'arte incuneata tra Emilia e Romagna, nonché feudo politico di Dario Franceschini, uno dei maggiori capibastone del PD, è ormai ridotta a campo di battaglia per regolamenti di conti tra clan nigeriani. Sono anni che il centro storico è sempre più in ostaggio di bande di delinquenti africani, ma per sinistrati e radical shit è tutto nella regola. Per loro infatti è questa la normale condizione di "accoglienza" cui dovranno presto conformarsi tutte le città d'Italia. Altrimenti, nel caso qualcuno osasse dissentire al cospetto di tanta civiltà d'importazione, verrebbe immediatamente travolto dalle accuse di razzismo. Ridotti dunque alla condizione di ospiti a casa loro, i cittadini si vedranno costretti ad accettare qualsiasi genere di degrado, soprusi e angherie da parte di questo esercito d'occupanti afro-islamici. E la casta di burocrati che governa dal dopoguerra questi territori continuerebbe a proliferare sul caos da essa voluto e pianificato.
Dopo 70 anni di kumunismo alle ultime elezioni ha vinto la lega, proprio per questo motivo, ma non so se cambierà qualcosa. Franceschini ha chiamato l'esercito, ovvero un autoblindo con 2 soldati e due giovani soldatesse esili e curve sotto il peso degli zaini. Cosa possono fare se non possono usare le armi contro un orda di pazzi schizzati forti come delle scimmie ,tutti richiedenti asilo e quindi con licenza di delinquere impunemente, difesi dai più grossi criminali d'Italia, le toghe rosse. Se poi qualcuno cerca di difendersi pena raddoppiata per aggravante dell'odio razziale!
RispondiEliminaI magistrati, in questo periodo storico, sono un grosso problema per la società. Mi chiedo spesso in quale percentuale appartengano alla Massoneria, seguendone di conseguenza le direttive.
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