Oggi sono stato testimone di discriminazione specista nei miei confronti. Lo so, non è una notizia di rilevanza mondiale, ma nel blog non posso sempre trattare storie di migranti e di razzismo. Dunque, stavo rimettendo a posto il carrello della spesa, una volta uscito dal supermercato, quando una donna, al volante di un'auto e con il marito al fianco (li avevo visti poco prima anche loro a fare la spesa), si ferma e mi dice: “Perché ha messo il cane dentro il carrello? Non va mica bene così”.
Al che, avvicinandomi, ma non troppo per non apparire minaccioso, le rispondo: “Io legalmente sono a posto. Mi sono informato e il direttore del supermercato dice che basta mettere un tappetino sul fondo del carrello. Guardi – aggiungo mostrandole la tela che avevo appena usato – questo me lo sono portato da casa”.
A che la donna ribatte: “Sono sicura che lei si è informato, ma non sono d’accordo lo stesso. Anch’io ho un cane a casa, ma non mi sembra molto igienico”. Per la serie: ho molti amici ebrei, ma...ho molti amici omosessuali, ma…
Io insisto: “Sono a posto con la legge. Se non mi crede chieda al direttore”.
“Non voglio litigare”, aggiunge la donna, per interrompersi subito dopo a causa di una macchina che aveva suonato il clacson e, dietro di lei, voleva uscire dal parcheggio. Andandosene, riesco a sentire che mi chiede scusa.
Morale. Di otto supermercati che ci sono a Codroipo, solo questo mi permette di entrare con Pupetta nel carrello. Ce n’era un altro ma me lo hanno vietato a causa delle proteste dei clienti. Io riuscirei lo stesso a fare la spesa, ma con qualche complicazione. Dovrei lasciare a casa la cagnetta, cosa che lei non ama e siccome è d’obbligo fare almeno due passeggiate igieniche al giorno, mattino e pomeriggio, o faccio una cosa o faccio l’altra, visto che il tempo è sempre poco. Il pregiudizio specista di molta gente complica la vita ai possessori di cani e in ogni caso è una discriminazione nei nostri confronti. Ed è strano perché in Italia ci sono milioni di cani di proprietà ed altrettanti sono i gatti. Per loro fortuna, e anche per fortuna dei loro proprietari, ai gatti non piace essere scarrozzati in giro per i supermercati. Già a fatica vanno dal veterinario.
Hai tenuto una dignitosa discussione di carattere legale, senza divagazioni personali su opinioni, il che ha volto a tuo favore la questione. Con qualche accorgimento direi che la questione non si pone. É ben peggiore la situazione per chi lascia per ore i loro amici chiusi magari in appartamento per poter svolgere i loro affari quotidiani. Ti pare? ��
RispondiEliminaMandi