martedì 14 agosto 2018

L'ennesimo ebreuccio servo dei mondialisti


Fonte: ADN Kronos

"Cari odiatori razzisti 2.0, scalmanatevi quanto vi pare, ma non crediate di aver inventato niente di nuovo". Inizia così il post pubblicato su Facebook da Enrico Mentana in difesa dei migranti e contro il razzismo, accompagnato dalla foto del celebre cartello che campeggiava in alcuni negozi svizzeri all'epoca dell'ondata migratoria italiana nel Paese: "Vietato ai cani e agli italiani", la scritta. "State solo scimmiottando (ironia della sorte) - scrive il direttore del tg la7 - quel che facevano già nel Novecento in molti altri paesi nei confronti di altri immigrati, senza garanzia di permesso né di lavoro. Vi manda ai pazzi sapere che siamo stati trattati così anche noi, quando eravamo i neri - conclude - rispetto a qualcun altro".

1 commento:

  1. I nostri nonni, andavano in altri paesi x cercare di migliorare le proprie condizioni economiche, con il lavoro e tanti sacrifici. Nn andavano in vacanza e a spese degli autoctoni. Qua nn si tratta di razzismo(chi vuol venire a lavorare e riesce a trovare lavoro e con un giusto compenso, è il benvenuto), ma di buon senso. Sono le zecche rosse, ad essere schiavisti 2.0.

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