Nemmeno il nazismo era arrivato a tanto

Testo di Rina Zanella

Provando un senso di tristezza nel vedere un "uomo", mentre passeggiava da solo, in una viuzza deserta di campagna, con la museruola tirata su, quasi a distrargli lo sguardo dal suo prossimo passo, penso ai 70.000 uomini delle forze dell'ordine, controlleranno che i "criminali" italiani non commettano un reato inaudito: unirsi ai loro familiari per Natale. Uno spiegamento di uomini mai visto nè esistito. Eppure ne abbiamo avute di nefandezze: hanno sotterrato rifiuti tossici senza fine, sotto ogni centimetro disponibile di questo paese, ma nessuno se ne occupava e nessuno ha mai visto nulla. Ogni giorno arrivano nei nostri porti centinaia di container carichi zeppi di droga, ma il traffico non è mai stato disturbato e tuttora continua a pieno ritmo. Migliaia di terroristi di tutti i paesi del mondo hanno scorrazzato liberamente per il nostro territorio giorno e notte, ma non sono stati ostacolati.

Le organizzazioni criminali di tutti i tipi, ogni giorno, controllano città, bruciano negozi e macchine, si spartiscono proventi e attività, sparano e ammazzano, ma non ci si è mai posto il problema in questi termini. Centinaia e centinaia di latitanti sono stati uccel di bosco per decenni, ma non si riusciva a trovarli. Su terribili delitti e attentati non si è mai fatta luce né giustizia. Orde di belve importate dal buonismo, hanno violentato e fatto a pezzi ragazzine, ma non importava ad alcuno. Lo Stato dormiva beatamente e ci spiegava che non poteva fare di più.

Ora si usa il pugno di ferro contro il popolo. È il popolo il nemico mortale, quello contro cui non badare a spese e a mezzi. Come mai in passato. I nuovi banditi sono tre amici davanti ad un bar, quattro vecchi che giocano a carte ad un tavolino, un nonno che desidera abbracciare un nipote, un negoziante o un artigiano, che esercitano solo il proprio diritto di lavorare. I criminali siamo noi. Gli dà fastidio la nostra vita, la nostra esistenza, la nostra libertà, persino la nostra famiglia. Gli dà fastidio l'affetto, l'unione, financo un abbraccio. La guerra la stanno facendo a noi, ai bambini, agli anziani, ai disperati. Nemmeno il nazismo era arrivato a tanto, perché non è un mitra che misura l'atrocità presente, ma la volontà di annientare un’intera civiltà e le sue radici fondanti.

Nemmeno le dittature storiche ci sono riuscite, soprattutto a disarticolare le menti e a far apparire "benefico", il più brutale annullamento umano che sia mai stato concepito. Prova ne sia che la maggior parte non vede l'ora di tuffarcisi dentro e di "timbrarsi" volontariamente, come vacche di una mandria. L'offesa più grande che ci sia mai stata all'uomo e alla sua sacralità. È diventato quasi un crimine pensare fuori dagli schemi imposti.