Fonte:
Quotidiano Net
Molteplici
le attività e i campi, anche in collaborazione con la Lipu per la tutela, ad
esempio, dell'aquila di Bonelli in Sicilia. Tra le esperienze più importanti i
volontari del Cabs citano le quattro settimane di permanenza a Cipro.
Nell'isola l'esperienza è stata complessa anche se piena di soddisfazioni. I
volontari hanno iniziato la loro opera di sorveglianza con molte denunce e
segnalazioni, oltre a migliaia di trappole sequestrate (il primo bracconiere
denunciato è stato uno dei capi mafia locali con 9 reti nel suo giardino).
Poi
è arrivata la battuta d'arresto nella terza settimana quando i politici locali
hanno promesso di “fermare i volontari” e, di conseguenza, il ministro ha
richiamato il nucleo antibracconaggio della polizia che collaborava nelle
operazioni.
Così
il Cabs si è ritrovato da solo e continuare nelle sorveglianze e denunce non è
stato facile: i volontari sono stati sabotati in ogni modo, a conferma di
quanto sia ancora difficile, oggi, proteggere la fauna selvatica e far
rispettare le leggi.
A
Cipro hanno operato un totale di 16 volontari provenienti da Italia, Cipro,
Germania, Slovenia e Svizzera con l’obiettivo principale di cogliere in
flagrante i bracconieri. I teams di Cabs agiscono accompagnati dalle pattuglie della polizia per
garantire sia la sicurezza dei volontari sia per denunciare in flagranza di
reato i bracconieri.
Nonostante
tutte le difficoltà, il bilancio complessivo del campo a Cipro riporta molti
sequestri: Bastoni di vischio: 3.272; Reti: 44; Richiami elettronici: 16;
Bracconieri presi: 20. Inoltre per la prima volta il CABS si è recato nella
parte turca di Cipro per controllare l'entità del bracconaggio.
A
Malta, invece, il campo dei volontari è andato benissimo. Agli uccelli è andata
malissimo. Il bracconaggio è un fenomeno in crescita su questo territorio e i
risultati del campo sono stati trasmessi alla Commissione europea.
Il
CABS (Committee Against Bird Slaughter), ovvero il Comitato contro
l'uccellagione, è un'organizzazione per l'intervento e l'azione diretta. Questo
vuol dire che grazie ad un ristretto consiglio direttivo, ad un'efficiente equipe esecutiva e al continuo contatto con guardie
venatorie e volontari, il CABS è in grado di reagire in tempi rapidi dovunque e
in qualunque momento vi sia la necessità.
Il
lasso di tempo che intercorre fra la scelta dell'azione da compiere e la sua
realizzazione è spesso molto corto, così che si possa intervenire rapidamente
laddove la fauna selvatica sia in pericolo. Dall'anno della fondazione
nel 1975 fino ad oggi, grazie a questo sistema di azione, sono state ottenute
molte vittorie nelle battaglie per la difesa degli uccelli.
In
particolar modo il Cabs interviene dove trappolatori, cacciatori, bracconieri e
commercianti di animali infrangono la legge europea o nazionale. Lo sforzo è di
stabilire il più possibile rapporti di collaborazione con le forze dell'ordine
responsabili, polizia, forestale, dogane. Allo stesso tempo, attraverso
iniziative mediatiche, lavoro di lobbying e contatti con i parlamentari europei, per migliorare le
direttive ufficiali concernenti la protezione della natura e delle specie
selvatiche.
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net
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