mercoledì 14 settembre 2022

Esecuzioni sommarie lontano da occhi indiscreti


Testo di Maria Teresa Corradini

Lo chiamavano Ottavio o Bruno, guardava i bambini giocare nel parco, accettava il cibo da tutte le persone e la sera dormiva in qualche orto. Come un cagnolino seguiva tutti trotterellando. La sua fiducia negli esseri umani è stata la sua condanna. Era ai giardini, a bere alla fontana, quando sono arrivati polizia urbana, carabinieri, faunistica. L'hanno portato in un campo, dietro il bar. Lui, docile, li ha seguiti. E lì gli hanno sparato, a tradimento, come solo i vigliacchi, spietati, dis-umani assassini sanno fare. E per Ottavio, il cinghiale mascotte delle Grazie, è stato l'ultimo giorno di sole...

2 commenti:

  1. Ogni giorno mi convinco sempre di più di quanto possa essere spregevole e aberrante l’essere umano. Mi vergogno di appartenere a questa specie. Più conosco gli umani e più amo gli animali. Alle prossime elezioni voterò il partito dell’asteroide! Purtroppo davanti a questi atti vomitevoli possiamo solo sputare fiele su internet. Poi però ci meravigliamo se succede che qualcuno imbraccia un’arma e commette una strage. A furia di dover digerire violenza gratuita si arriva a un punto di saturazione e il cervello di alcuni non risponde più. Giulia R.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Senza imbracciare un'arma e commettere stragi, basta una scritta sul muro della polizia municipale.

      Li fa imbestialire.


      Bene fanno i 100 % Animalisti di Padova a lasciare striscioni appesi nei luoghi giusti, anche case private.

      Recentemente sono andati fino a Trento, per lasciare uno striscione di rimprovero per l'ultima uccisione in ordine di tempo di un'orsa.

      Elimina