giovedì 8 settembre 2022

Trentino, Itaglia!


Testo di Ruth Lemma

Aveva solo 4 anni la bella orsetta che vediamo tra le margherite dei monti del Trentino. Aveva per nome una sigla : F43. L 'involuto uomo non sa fare di meglio, neppure un nome riesce a dare. Aveva imparato a procurarsi del cibo avvicinandosi agli abitati e per questa ragione era monitorata con un radiocollare, pur non avendo mai assunto comportamenti aggressivi verso l'uomo. È morta dentro quell'arnese medioevale, la trappola tubo, dall'aspetto sinistro, durante le operazioni di cattura per sostituire il suddetto radiocollare. Immaginiamo per un istante la paura di questa creatura catturata e uccisa per la sola colpa di esistere. Immaginiamola rinchiusa in quella trappola...



Povera anima sola. Che spreco di bellezza, che peccato. Perseguitati, manipolati, vessati, gli orsi sono continuamente vittime delle violente pratiche dell'uomo che pretende di controllare ogni cosa e non smette mai di rompere le scatole al mondo animale, opprimendolo con la sua mano pesante e respingendolo con la sua invadente presenza fino ad uccidere con cinica sistematicità ogni meravigliosa creatura del creato. La giovane orsetta domani non sarà in quel bel prato tra le margherite, le hanno rubato la vita, per la sola colpa di esistere. Lei, come Daniza e tanti altri, sono morti ammazzati, sfacciatamente scacciati nel loro stesso habitat e ci ricordando la vergogna del Trentino.

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