Se vogliamo parlare di ambiguità ecclesiastica, dobbiamo partire
dalle origini, per arrivare poi all’ipocrisia che tutti noi abbiamo
sotto gli occhi, per lo meno quelli che gli occhi li hanno aperti.
Secondo l’astrologo Beroso,
in epoca antidiluviana vi fu un Dio uscito dalle acque del mare che
diede inizio alla civiltà babilonese, insegnando l’agricoltura, la
metallurgia, l’allevamento del bestiame e tutto ciò che normalmente
contraddistingue la cosiddetta civiltà umana.
Quel Dio si chiamava Oannes.
Volendo
fare un confronto con altre culture, presso i Dogon del Mali c’è una
teogonia simile in cui il Dio uscito dal mare si chiama Nommo. Per i
giapponesi c’erano personaggi simili chiamati Kappas che si dice
avessero una proboscide gettata all’indietro sulla schiena, chiaro
riferimento a un respiratore da sommozzatori.
Anche Quetzalcoatl
in Centro America veniva dal mare, ma non sembra sia venuto da sotto la
superficie, bensì a bordo di qualche natante. E anche nel suo caso si
trattò di un insegnante che fece del bene alle popolazioni contattate.
A
parte i Kappas giapponesi, tutti questi esseri anfibi usciti dalle
acque sono ricordati come i primi civilizzatori e dunque hanno una
valenza positiva. Stante la necessità, in epoca costantiniana, di
convincere il popolo ad adottare la “nuova” religione venuta di
Palestina, si pensò di richiamare usi e costumi accettati dalla
tradizione religiosa facendo solo qualche piccola opera di maquillage. Cambiò la forma ma non la sostanza.
Tra le altre cose il look da pesce del babilonese Oannes fu ripreso da pontefici e vescovi, con quel buffo copricapo che li contraddistingue,
quando non mettono la papalina. Immagino che per un cattolico venire a
sapere che il capo supremo della sua chiesa si veste come il Dio Oannes,
deve essere un piccolo trauma, ma sappiamo che i cattolici hanno lo
stomaco di ferro, in fatto di credenze.
E questa è la prima
ambiguità di natura storica (o metastorica), dal momento che se Oannes
ha dato la civiltà agli uomini, come una specie di Prometeo, c’è da
chiedersi cosa hanno dato i Papi nel corso dei diciassette secoli in cui
in Europa hanno dominato anime e corpi dei loro fedeli. Qui entriamo
nel campo della soggettività, a seconda se siamo di bocca buona o
esigenti in fatto di spiritualità e di verità storiche.
Per quanto riguarda me, dopo che Benedetto XVI ha accolto i circensi nella sala delle udienze, non posso che avere un’opinione negativa di lui come persona e dell’organizzazione che rappresenta.
Quando fu eletto, ci fu una piccola associazione animalista
veneta che lo acclamò come il Papa gattofilo e ricordo di aver visto
una foto del Pontefice con un gatto in braccio. Un vero gatto, non
questo fotomontaggio.
Ora vorrei sentire che opinione si sono fatti quegli animalisti veneti dopo che ha accarezzato alcuni leoncini
portatigli dai circensi. Sempre di felini si tratta, in fondo, ma se si
vuole continuare ad essere ciechi, anche certi animalisti possono
continuare ad esserlo. Se gli fa piacere.
D’altra parte, anche a Giovanni Paolo II, in visita in Australia, misero in braccio un koala
e quando una delegazione di fedeli gli portò un agnellino (che
originali!), ai suoi assistenti disse: “Credo che dovremo darlo a Don Canciani”, uno dei rari preti animalisti che la storia della Chiesa annoveri. Chissà se poi glielo hanno dato veramente.
Che Benedetto XVI avesse deciso di ricevere i rappresentanti del circo si sapeva da tempo, così che gli animalisti hanno avuto modo di organizzarsi con una manifestazione di protesta, soprattutto tramite Facebook. Ho dato un’occhiata ai giornali on line.
Nessuno parla della nostra manifestazione. Il Messaggero tace,
Repubblica pure e solo il Corriere della Sera parla del ricevimento dei
circensi ma non fa cenno alle migliaia di animalisti che hanno sfilato
per le strade di Roma.
Benché il motivo di tale silenzio sia
dovuto al fatto che a Roma ci sono cortei quasi ogni giorno, la censura
nei confronti dei moti di vera civiltà sembra farsi sempre più ferrea. I
padroni del mondo hanno deciso che lo sfruttamento degli animali deve
continuare e quindi non ci sono santi: gli animalisti possono mettersi
il cuore in pace.
Abolire il circo con animali costituirebbe un
precedente pericoloso perché, non essendo mai sazi, gli animalisti poi
vorrebbero abolire anche la vivisezione con animali, le pellicce con
animali e la carne con animali, tutte industrie fiorenti che non possono
minimamente essere messe in discussione.
Dargliela vita a quei
7.000 manifestanti scesi in piazza (ma c’è chi dice 10.000)
significherebbe aprire la classica falla nella diga, il
piccolo forellino che la farebbe crollare del tutto. V’immaginate la
fine dello specismo? Sarebbe un bel salto evolutivo per la razza umana,
sempre che di razza umana si possa ancora parlare, e non di ibridi
alieni. Papi, imperatori e rettiliani vari non sono stupidi. Sanno che
se si cede oggi sugli animali nei circhi, un domani si dovrà cedere
sulle pellicce, sui prosciutti e pure sulle cavie, tutta roba che fa
girare fior di miliardi, anche se a noi animalisti fa girare
qualcos’altro.
Non siamo ai livelli delle guerre e delle
attrezzature ad esse necessarie, ma anche con il vastissimo indotto che
ruota dietro il consumo di cadaveri animali non si scherza. Per non
parlare dei farmaci.
Chissà se Maledetto XVI avrà il coraggio di ricevere i macellai, i vivisettori e i pellicciai?
Alla
spicciolata, i torturatori d’animali in camice bianco, li riceve già.
Ma un evento così plateale come quello di sabato primo dicembre mancava
nel suo curriculum vitae.
Come
regola, anche i suoi predecessori davano un colpo al cerchio e uno alla
botte, di modo che, se un giorno entrava in udienza una delegazione di
seguaci di Sant’Uberto,
aveva elogi per la loro nobile arte, dimenticandosi che il pagano
Uberto, dopo aver visto la croce fosforescente in mezzo alle corna del
cervo (Jagermeister docet) smise di cacciare e si fece cristiano.
Se,
usciti i seguaci di Sant’Uberto, entravano quelli di San Francesco,
aveva parole d’elogio anche per loro e per la nobile inclinazione
d’animo che li porta a trattare gentilmente i volatili amati dal
Poverello d’Assisi, anch’essi testimoni della gloria e della bontà
divine.
Ma con quest’ultimo indegno spettacolo, il cameriere
Benedetto, obbedendo ai suoi padroni della Confraternita Babilonese, ha
voluto lanciare un messaggio alla società: gli animali devono continuare
ad avere un ruolo subalterno nel campo dei diritti giuridici. Ora mi
aspetto che gli scribacchini di Famiglia Cristiana,
incoraggiati dal Santo Padre, si sbizzarriscano ad accusare di
blasfemia quanti come me chiedono giustizia per gli animali oppressi.
Non posso escludere che, con la miopia che li contraddistingue, tali
giornalisti specisti facciano anche riferimento alla dieta vegetariana
di Hitler e alle leggi contro la vivisezione promulgate dal nazismo
negli anni Trenta.
Per decenni gli zoofili e gli animalisti
cattolici hanno guardato al Santo Padre come a colui che avrebbe potuto
ingentilire gli animi di tanti fedeli e ora, con l’udienza accordata ai
torturatori ludici degli animali, hanno avuto il benservito.
A
nulla è valso, nel corso degli ultimi anni, avvisare i nostri colleghi
zoofili che dei Papi e del clero non ci si può fidare. L’ambiguità
storica degli ecclesiastici “cerchiobottisti” dal primo dicembre 2012 ha
avuto un cedimento. Si è visto che la Chiesa è la peggiore nemica degli
animali.
Io lo vado predicando da anni!
Che Benedetto XVI
abbia abbandonato la collaudata tecnica di voler tenere la Chiesa seduta
su due sedie, può voler significare che il
movimento animalista sta crescendo troppo per i loro gusti necrofili.
Che fosse cresciuto me n’ero già accorto, ultimamente. Che l’Establishment
voglia correre ai ripari è un’ipotesi intrigante e che stiano
ingaggiando i pezzi da Novanta, dopo che generali e colonnelli hanno
fallito, significa che il movimento animalista è portatore di un
messaggio dirompente, non solo perché se venissero accettate le nostre
istanze migliaia di “onesti” lavoratori si troverebbero disoccupati, ma
anche per le implicazioni di natura etica.
Leggi in difesa degli
animali sarebbero il preludio di quelle in difesa degli esseri umani,
che già esistono ma che le autorità si guardano bene dall’applicare. Non
ci sarebbero più abusi su anziani, minori, arrestati, detenuti e altri
non-garantiti se si venisse creando una società rispettosa in primis
dei diritti degli animali. Questo, il Papa lo sa bene e dunque deve
intervenire per mettere in ridicolo le richieste degli animalisti, in
attesa di metterle al bando definitivamente. D’altra parte, succedeva
così anche tre secoli fa: la Chiesa faceva il processo ad eretici e
stregoni, ma era il braccio secolare ad occuparsi delle punizioni. Il
lavoro sporco il clero lo ha sempre fatto fare ai laici.
Amare gli
animali è uno sputtanamento per la religione cattolica. Spiazza i
benpensanti. C’è il rischio che a forza di amare gli animali si finisca
per amare gli esseri umani ed è per questo che i migliori cervelli del
Vaticano, insieme alle migliori beghine baciapile, sono già da tempo
stati arruolati per sovvertire la percezione del mondo, quasi rubando il
mestiere a George Orwell.
Le
volte in cui, nel corso degli ultimi anni, ci siamo sentirti rivolgere
l’accusa d’essere pagani adoratori di animali non si contano! Lo abbiamo
letto su tutti i giornali. Lo abbiamo sentito uscir di bocca
dall’insegnante universitario, come pure dal semplice prete di campagna o
dalla comare che scrive sul bollettino parrocchiale. Tutti solidali e
convinti che l’animalismo sia una degenerazione dei costumi della
società. Che falsi! Loro che seguono la religione di Babilonia vengono a
giudicare noi, che chiediamo rispetto e giustizia per creature
oppresse!
Non so se gli ancora pochi animalisti cattolici se ne
faranno una ragione. Penso che resteranno saldi nella loro fede, perché
se a un credente togli le superstizioni di cui è imbevuto, è come un
pesce fuor d’acqua: non respira più. Non è come Oannes, che poteva
respirare anche aria e poi la sera se ne tornava nell’astronave sotto il
mare. Il fedele cristiano è un robot, un Golem e un burattino nelle
mani di burattini più grossi, di Golem più astuti, di robot più spietati
e senz’anima.
L’opera di manipolazione mentale va avanti da
millenni. Quei pochi che se ne sono accorti sono di solito finiti male,
messi comunque a tacere.
Non so se l’animalismo è sulla strada di
diventare un’eresia conclamata e in procinto d’essere messa al bando.
Intanto i discendenti di Oannes ci provano con il discredito, i giornali
con il silenzio e le folle manipolate con l’omertà.
Devo ancora sentire il resoconto dei miei conterranei che sono stati a Roma, ma a giudicare dal video messo in rete, c’era un’atmosfera un po’ triste
fra i partecipanti al corteo. Magari anche no. Magari i fischietti
assordavano i passanti e in tal caso capisco che i romani non ne possano
più di quotidiane manifestazioni. Ma le motivazioni che ci hanno
portato nella capitale, anche se al Papa nessuno lo farà sapere, restano
valide in tutto e per tutto. Con l’etica non si scherza.
Per
millenni la gente ha giocato con le vite degli animali - i circensi lo
fanno per mestiere - ma quando un’idea di giustizia prende piede nelle
coscienze, la cosa si fa interessante, per noi che ne siamo portatori,
ma preoccupante per i detentori del potere, che sentono minacciati i
propri privilegi.
Quali sacrifici con ecatombe d’animali dovrà fare il Papa stregone dal cappello di pesce per esorcizzare le istanze animaliste?
Non
ci voglio neanche pensare! Satanisti, massoni e sacerdoti sono esperti
nel predicare bene e nel razzolare male. Parlano d’amore e rispetto per
i deboli e nel chiuso delle loro enclavi fanno sacrifici di bambini,
violentano fanciulli e giovinette, bevono sangue umano.
Babilonia
trionfa sempre, da millenni ormai. I Rettiliani circuiscono i popoli e
anche Benedetto XVI ha voluto dare un piccolo contributo, bruciando il
suo granello d’incenso sull’altare del suo adorato Moloch.
bellissimo post! un sacco di cose ignorano i cattolici, così sonnolenti e spaventati....
RispondiEliminaCome si spera che sempre più elettori disertino le urne, così speriamo che le chiese siano sempre più vuote (a parte i turisti).
EliminaIl trend è già iniziato da tempo e anche l'incontro del Papa con i circensi è un segnale che il Vaticano si sente con l'acqua alla gola. Si stanno aggrappando a un fuscello mentre stanno per annegare.
Forse sono gli ultimi tentativi per rimanere a galla, ma ciò che verrà poi temo sia ancora peggio.
stamattina quando ho letto sul corriere "dell'incontro" del papa con i circensi ho pensato che la chiesa è davvero "la grande meritrice".... che zoccola enorme 'sto papa, incontra e incensa tutti, chi lotta per la sopravvivenza del pianeta, chi tortura gli animali del circo, chi avvelena il pianeta e chi muore per salvarlo...tutto va bene, forse hai ragione, si sentono così tanto con l'acqua alla gola da non avere più un pensiero autonomo, nè alcuna verità da difendere...ma in fondo quando mai le hanno avute le verità? e se anche le avessero avute per sbaglio, quando mai le hanno difese?
RispondiEliminaRicordi la foto di Papa Wojtila insieme a Pinochet?
EliminaLa Chiesa non è un'agenzia spirituale ma una società per azioni camuffata.
La richiesta dell'otto per mille è già un indizio.
L'antica Babilonia è la matrice da cui sono scaturite tutte le forme di potere e di controllo sul genere umano da parte dei Rettiliani.
La Chiesa è la più subdola.
In effetti tutto è partito
RispondiEliminadalla prima vera grande menzogna:
[Babilonia la grande] "Su questa roccia..." >
Consiglio a tal proposito di leggere anche il seguente
Eliminaarticolo:
La più grande cospirazione del nuovo ordine dei secoli...
Ho scaricato entrambi gli articoli, grazie.
EliminaMa mi spieghi come hai fatto a commentare inserendo un link attivo?
Hai prima scritto su Word e poi hai fatto copia e incolla?
Ciao Roberto, no, ho scritto direttamente nel commento il link con gli appositi tags HTML per renderlo attivo.
RispondiEliminaVai QUI... per comprendere come usarli.
Ciao
Ti ringrazio Elyah, ma se mi mandavi una pagina del Corano in lingua originaria mi era più chiaro.
Elimina:-)
Ciao Elyan,
Eliminaconcordo con Roberto... spiegato terra a terra come hai fatto? Dal link non ci ho capito proprio niente ;-)
Grazie
Cat
purtroppo se vi scrivo la sintassi non capireste comunque perchè nel commento non apparirebbe la sintassi ma il link attivo...
RispondiEliminaVi posto un'immagine della sintassi per far si che il codice non venga attivato nel commento...
vai a immagine...
@roberto
RispondiEliminaeccoti la pagina che chiedevi :)
........spiritoso!
Elimina:-)