sabato 5 aprile 2014

Globalizzazione delle merci

 
Ormai abbiamo capito da un pezzo che la metamorfosi del Partito Comunista in Italia, avviata già da anni, ha prodotto la farfalla del più bieco capitalismo. Lo avevamo visto con l’atlantista Napolitano e lo vediamo ora con il faccendiere Renzi. Ma purtroppo, anche quello che si poteva chiamare lo “zoccolo duro” della classe proletaria, le famose COOP di nobili natali, si sono adeguate alla globalizzazione e se da un verso fanno sapere di non impiegare prodotti geneticamente modificati, da un altro importano materie prime dagli Stati Uniti, dove grano e farine sono OGM al 100 %. Guardando questo breve video si scoprirà che di prodotti italiani ne hanno ben pochi. Nemmeno quelli come i pomodori e la pasta di cui eravamo primi produttori nel mondo fino a poco tempo fa. Anche questo probabilmente gli è stato imposto dai loro padroni Illuminati.

5 commenti:

  1. He heeeeee, e l'abbigliamento Made in Pakistan e Bangladesh?
    Fatto con sfruttamento di manodopera e da bambini?
    Buffoni.

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  2. @Roberto & gentili LETTORI/LETTRICI,

    visto che insegno da anni EDUCAZIONE ALIMENTARE all' Università della Terza Età di CERVIGNANO del FRIULI, conosco molto BENE il settore AGROALIMENTARE ed anche le COOP del FVG;

    sui prodotti marchiati COOP & FIOR FIORE COOP e ancora di più nella linea BIO etichettata VIVI VERDE, sappiate se anche i suoi ingredienti provengono da PAESI diversi essi SONO del tutto OGM-FREE,

    i prodotti con OGM in percentuale superiore dello 0,9% devono riportare questo in etichetta inoltre NON mi risulta alcun commercio in ITALIA di grano OGM, bensì di MAIS & SOIA OGM presenti sia nei mangimi animali che nei cibi però a dosi inferiori dello 0,9% è chiaro ciò !!!???

    Allora tranquilli e
    BUON APPETITO
    con la COOP

    MANDI

    SDEI/SERGIO

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    1. Sergio,
      sta fosse sostenendo che se mi nutro con alimenti che contengono una percentuale fino al 0,9 % di cianuro non mi avveleno?

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  3. Personalmente, la Coop vende prodotti nella media.
    Né più né meno.
    Si erge a supermercato di nicchia, ma è un supermercato come un altro con la differenza che vende i suoi prodotti spacciandoli per essere migliori.
    E li vende molto più cari.
    Classico dei Kompagni.
    E' una balla colossale.
    Non ho mai riscontrato nulla di eccezionale nei prodotti a loro marchio, i fior fiore sono solo uno specchietto per le allodole, la gente ci casca.
    Ci casca perché purtroppo molti si fanno ingannare dalle parole, o dal fatto che l'etichetta sembra richiamare chissà che di buono o genuino, ma sono prodotti qualitativamente standard..
    E mi viene sempre in mente una gag del comico inglese Benny Hill, quando nella parte del cameriere serve ad un cliente un vinaccio che fa infuriare quest'ultimo.
    Benny Hill allora va nel retro, cambia solo etichetta al vinaccio, e riporta al cliente la medesima bottiglia, gli serve lo stesso vino, e quello tutto contento (vedendo un'etichetta diversa) gli fa i complimenti.

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  4. Conservo ancora nel mio archivio una pubblicità cartacea della COOP, di qualche anno fa, che diceva così: "COOP: fatta con amore!".

    Le cose "fatte con amore" e che si vedevano nell'immagine erano....bistecche.

    Quando i supermercati smetteranno di vendere cadaveri, allora se ne potrà parlare bene. Ma fino a quel momento, le percentuali di farine non OGM mi lasciano indifferente e anche leggermente infastidito per il depistaggio.

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