martedì 22 aprile 2014

Sta diventando un'abitudine

 

Clamoroso: gli alleati degli USA e della UE, i neonazisti ucraini, si presume della organizzazione ” Pravi Sektor”, decapitano l’ex comandante della polizia di Donetsk, nella sua casa e davanti a sua moglie.
I neonazisti ucraini conosciuti come “quelli di Maidan “(la piazza della rivolta di Kiev da dove partì il golpe), sono ripresi in un video reso pubblico venerdì scorso in cui, secondo le informazioni della stampa russa, tagliano il collo all’ex comandante della polizia di Donetsk davanti a sua moglie, la quale grida impotente mentre assassinano il proprio consorte in sua presenza, il tutto accompagnato dalle note dell’inno ucraino.



Le durissime immagini contrastano radicalmente con la falsa apparenza che continuano ad offrire i media dei paesi del blocco NATO circa il governo ucraino e su chi siano realmente i golpisti di Kiev. In concreto per i principali media europei (in Italia da “Repubblica” alla “Stampa”, “Corriere della Sera” , RAI, SKY TV, ecc.), tutti fedeli diffusori della propaganda americana, il governo golpista e filo nazista di Kiev è legittimo, il nemico da abbattere è il governo russo ed in particolare Vladimir Putin il quale viene continuamente demonizzato in tutte le reti TV e sulla stampa filo americana senza eccezioni. La Clinton è arrivata a paragonare Putin al “nuovo Hitler degli anni 2.000”.
Tuttavia possiamo scommettere che pochi media segnaleranno la barbarie di questi neonazisti ucraini adesso al governo grazie all’appoggio degli USA, della UE e della NATO.
Avvertiamo che le immagini sono estremamente dure e contengono violenza esplicita, per questo motivo abbiamo deciso di non mostrare il video sul nostro sito web per non ferire la sensibilità delle persone, tuttavia coloro che volessero avere la conferma della barbarie di questi individui che i media occidentali qualificano come “democratici”, possono farlo sul seguente link http://www.infonacional.com/ sotto propria responsabilità.
Sarebbe opportuno però che il video se lo guardassero bene la Catherine Ashton (incaricata agli esteri della UE) e Manuel Barroso, i due funzionari UE che tanto si sono prodigati per far entrare in Europa il nuovo governo ucraino.
                                                                                                                                                  

Da notare che i metodi che utilizzano questi gruppi (sgozzamento e taglio della testa ai nemici “infedeli”) sono esattamente gli stessi che utilizzano i così detti “ribelli siriani” , in realtà mercenari provenienti da vari paesi, arabi e non arabi, fra i quali un numeroso gruppo di ceceni islamici, gli stessi la cui presenza è stata segnalata sulla piazza Maidan nel momento degli scontri. Non per nulla le autorità russe avevano segnalato il pericolo che questi gruppi dalla Siria stavano cercando di rientrare nel Caucaso ed in Ucraina per seminare attentati ed attacchi contro obiettivi russi, come già avvenuto recentemente. Anche nel caso dei mercenari che operano in Siria è sempre la mano degli Stati Uniti e dei suoi alleati (la Francia di Hollande in primis) quella che fornisce le armi, l’equipaggiamento e l’addestramento ai miliziani infiltrati nel paese dalla Turchia per rovesciare il governo di Assad considerato ostile agli interessi degli USA.
Naturalmente è superfluo sottolineare che la propaganda occidentale ha descritto per molto tempo questi presunti “ribelli” come “democratici che lottano per i diritti umani” salvo poi, di fronte a prove evidenti della loro ferocia, ammettere a mezza bocca (dopo tre anni di conflitto) che la realtà risulta diversa da quella descritta. Ci chiediamo se succederà lo stesso per i golpisti ucraini ed i gruppi fanatici neonazisti che operano sotto il comando del governo di Kiev.

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