mercoledì 9 gennaio 2019

Chiusa una mafia, si apre un mafione!


Testo di Paolo Sensini


C'è voluto l'intervento dell'FBI per sollevare un polverone che, grazie alle complicità politica dei professionisti dell'accoglienza targati PD e Vaticano, forse non sarebbe mai venuto alla luce con tale fragore. Si è così scoperto che il litorale domizio, in provincia di Caserta, è diventato un mattatoio di ragazzi africani importati dalla Nigeria e non solo. In altre parole una centrale del traffico d'organi che ha come epicentro Castel Volturno, nella provincia di Caserta, e che coinvolge migliaia di persone usate come macchine da cui espiantare organi che sono poi venduti a caro prezzo in giro per il mondo. I federali americani hanno individuato nella città di Atlanta, New York City e Chicago uno strano giro di denaro tra i boss dei gruppi più noti della mafia nigeriana: quelli dei Vicking, degli Eyes e dei Black Axe, tutti attivi in Italia, soprattutto in quell'area della Campania. 


Il grosso problema degli inquirenti, tuttavia, è che la comune provenienza etnico-tribale di questi africani rende difficilissimo andare più a fondo nelle indagini. Anche perché chi si azzarda a parlare o collaborare con la giustizia viene liquidato nei modi più barbari, e con lui tutta la famiglia di provenienza. Poi ci sono i riti voodoo, che rappresentano un collante straordinario per tenere incatenate queste persone alle loro reminescenze tribali. Se dopo 158 anni dall'Unità d'Italia non è stata ancora smantellata la mafia & co., che comunque la si voglia considerare è pur sempre un fenomeno delle regioni meridionali della penisola, figuratevi cosa potranno mai fare gli organi inquirenti e delle forze di polizia contro queste ritualità ancestrali africane.

Nessun commento:

Posta un commento