giovedì 1 agosto 2019

L’Arma indice una Depistanza stampa per i giornalisti


Testo di Gianni De Felice (31 luglio)

Carabiniere ucciso. Troppi interrogativi. Insoddisfacente la conferenza stampa degli inquirenti per il massacro del vice-brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Ci sono ancora questi sei interrogativi lasciati senza risposte.
PERCHÉ le telecamere stradali della zona hanno ripreso tutto quello che è successo, tranne la scena dell'aggressione dei due americani ai due carabinieri?


PERCHÉ c'erano quattro auto-pattuglie in zona, poi non chiamate per non compromettere un'operazione di cui non si parla?
PERCHÉ mobilitate addirittura quattro auto-pattuglie per il recupero di uno zaino quasi vuoto, richiesto solo telefonicamente dal proprietario?
PERCHÉ un vice-brigadiere molto esperto ha affrontato senza arma un servizio notturno in ambiente malfamato, perdendovi la vita?
PERCHÉ è stato bendato e fotografato uno dei due fermati nell'ufficio dei carabinieri?
PERCHÉ, con quali fini e da chi è stata diffusa quella foto non autorizzata?
Compatibilmente con le esigenze di indagine e con i diritti di riservatezza militare, l'Arma dovrà tenere conto della insoddisfazione dell'opinione pubblica.

2 commenti:

  1. e che cosa vuoi commentare .... è tutto vergognoso e non mi riferisco ai carabinieri ...

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    1. Ci dev'essere una guerra esoterica tra potenze invisibili. Carabinieri, giornalisti e politici fanno il loro meglio perché la gente non lo venga a sapere.

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