A scuola ci viene insegnato che Abramo Lincoln fu ucciso perché voleva abolire la schiavitù in America, ma i proprietari di schiavi erano per il 40 % ebrei e non intendevano rinunciare alle ricchezze che lo sfruttamento dei neri consentiva loro, mentre il restante dei proprietari erano sì cristiani, ma non si sarebbero opposti all’abolizione della schiavitù nel momento in cui questa fosse diventata legge. In tal caso, diventa legittimo il sospetto che a volere la morte di Lincoln fossero gli ebrei, irriducibili schiavisti, che avevano nelle loro sacre scritture, cominciando dal Levitico, l’autorizzazione morale a detenere personale non pagato sotto il proprio dominio. Tanto è vero che sono gli stessi storici ebrei a dire che il commercio di schiavi fu fin dai tempi dei romani la principale fonte di guadagno del popolo ebraico, confermata poi da Carlo Magno che li ingaggiò per lo stesso scopo. A noi risulta però che i colpevoli dell’esecrando schiavismo siano gli europei di fede cristiana e questo avviene perché instillare i sensi di colpa è una delle armi predilette degli ebrei, grandi manipolatori della mente umana. Loro devono apparire sempre come vittime e mai come carnefici, ma la realtà è un’altra. Al giorno d’oggi, Soros sta continuando la tradizione e questo non lo si ripeterà mai abbastanza.
[Grazie a Francesco Spizzirri per avermi segnalato il video]
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