Chiudono le scuole. Ma continua il catechismo, la messa, la sera in giro, le piazzette con le panchine affollate, i compleanni in casa, i pranzi di famiglia, le file in posta, gli affollamenti nei treni, nei supermercati. Ma perché è trattata così male questa scuola? Io non me lo spiego! Gli insegnanti in D. a D. sono spenti, non hanno entusiasmo. I ragazzi in D. a D. si fanno distrarre facilmente. Ma perché non ci hanno pensato questa estate all'istruzione? Questa generazione avrà un disastroso buco culturale, che si riverserà nel lavoro, un giorno. Io non mi sento rappresentata da nessuno al governo. Sembriamo marionette mosse da burattinai.
Perché perdere tempo con Carducci, Pascoli, oppure mandare a memoria il 5 Maggio? Grande asso nella manica la didattica a distanza. Peraltro niente di nuovo. Ricordo mattinate a scuola talmente noiose che la mia mente vagava a mille anni luce dall'aula sordida e buia...
RispondiEliminaAbbiamo Wikipedia, gli influencers, i divulgatori scientifici alla TV. Tanto basta per dei cervelli in affitto. Funerali con applausi e palloncini liberati al vento... Non ti scorderemo mai! Segue immancabile pizza e birra dei dolenti, non appena terminata la mesta cerimonia.
Hanno scoperto l'acqua sulla luna, alcune pozzanghere celestine, appiccicate come la carta colorata nei presepi, per simulare il ruscelletto oppure il laghetto per le paperelle.
Mano allo smartphone, i libri, i quaderni non serviranno più. Con le pagine del primo capitolo dei Promessi Sposi, il più noioso, i buzzurri magrebini ci incarteranno le caldarroste.
Quand'ero maestro elementare, l'idea di un insegnante robot che tenesse lezioni in classe era mera fantascienza.
EliminaE sto parlando degli Anni Ottanta e Novanta. Non molto tempo fa!
E a che servirà la cultura, quando (e finalmente, direbbe la sboldrina) anche da noi regnerà l'islam? Per loro la terra è piatta......
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