Testo di Lumen
Rinunciare. Una delle battute più famose dell'Amleto di Shakespeare è quella in cui il principe dice al suo più caro amico: “Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia”. La frase è diventata (giustamente) famosa e viene citata spesso per indicare i limiti della conoscenza umana. A me però non piace perché trasmette un senso di impotenza, di resa, di rinuncia ad investigare la natura ed il mondo in cui viviamo. Ora, io posso accettare senza problemi la rinuncia ad “agire”, perché vi sono molte situazioni in cui questo è difficile, inutile o controproducente, ma non posso accettare a priori la rinuncia al sapere ed alla conoscenza. Forse la frase aveva un senso nel '600, quando la scienza era ancora agli albori, ma oggi non ce l'ha più.
Per come la vedo io la voglia di agire e conoscere si dovrebbe limitare all' empirico .
RispondiEliminaPer il resto occorre valutare i pro e i contro , nel senso che quando la voglia di conoscere diventa monopolio di pochi ( in genere le élites ) va da sé che la materia spacciata per scienza rischia di scadere in pura propaganda e i risultati ottenuti essere manipolati a favore dei committenti.
Poi , nessuno nasconde che tante conoscenze hanno portato progresso e alternativamente benessere , ma è la naturale conseguenza della caduta marginale , casuale e non controllabile , dell' enorme beneficio per i piani alti .
Per raffigurare il concetto si deve immaginare una tavola imbandita con ogni ben di Dio dove un ristretto numero di signorotti si abbuffa da stare male e alla fine incaricano la servitù di gettare gli avanzi fra la gente affamata accalcata sotto il palazzo.
Io invece penso che più è diffusa l'ignoranza, più è facile manipolare.
EliminaBasta vedere come funzionano le principali religioni.
Citazione:
Elimina"tante conoscenze hanno portato progresso"
Infatti, sono state le conoscenze in ambito medico e salutistico (vedi Semmelweis) ad aver debellato le epidemie virali.
Citazione:
"aveva un senso nel '600, quando la scienza era ancora agli albori"
Il concetto è corretto, ma la scienza secondo me è iniziata secoli fa, dopo la creazione del Sapiens da parte degli Elohim. Alcuni di loro erano scienziati, come per esempio Esculapio.
Poi, con il Secolo dei Lumi e con la rivoluzione industriale c'è stata un'esplosione di ricerche e conoscenze, non solo in campo medico.
Quello che ha trionfato e stato il 'metodo scientifico' che prevede numerosi e ripetuti esperimenti prima di giungere ad una conclusione.
EliminaPrima, in genere, ci si affidava al genio del singolo pensatore.
In ogni caso bisogna porsi un limite.
RispondiEliminaAnche se la scienza fosse in mano a persone sagge e consapevoli.
Figuriamoci in mano a dei pazzi.
https://youtu.be/RYfPsgdCGGk?si=Zn9iHlcPseI8mpjK
Ecco cosa possono iniettarci.
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