domenica 26 gennaio 2025

L'Evoluzione come non te l'immagini


“Uno fra gli episodi più cruciali nella storia della vita ebbe luogo circa 350 milioni di anni or sono in una palude, quando alcuni pesci cominciarono ad uscire dall’acqua e furono i primi vertebrati a colonizzare la terraferma. Come i primi invertebrati terrestri, per compiere questo passo dovettero risolvere due problemi: imparare a muoversi fuori dell’acqua e procurarsi ossigeno dall’aria”. 

[David Attenborough – La vita sulla terra - Rizzoli, 1979] 

9 commenti:

  1. Certo che i due problemi che i pesciolini dovettero risolvere prima di uscire dall'acqua erano roba tosta.....avranno ben spremuto le meningi ittiche.

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  2. Il passaggio intermedio è chiaramente quello degli anfibi, che possono estrarre ossigeno sia dall'acqua che dall'aria.
    Come un'auto ibrida. ;-)

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    1. Una domanda che ho sentito spesso, e a cui forse tu puoi rispondere, è: "Se l'evoluzione parte da forme semplici per arrivare a forme più complesse, come mai oggi, che siamo giunti al culmine del processo evolutivo, esistono ancora le forme semplici, compresi i passaggi intermedi di cui parli?

      Non dovrebbe esserci solo una specie finale e definitiva, o poche altre, anch'esse in cima alla lunga catena evolutiva?

      Secondo la visuale religiosa, l'uomo dovrebbe essere il "coronamento della creazione": dov'è la magagna, in questo ragionamento?

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    2. Perché l'evoluzione non ha un 'fine' ma si limita ad aumentare la variabilità e la capacità di adattamento.
      Se l'ambiente di una specie ancestrale non cambia, non vi è motivo perché la specie si estingua.
      Se invece l'ambiente cambia, la specie più semplice si estingue e ne subentra una nuova e più adattabile.
      L'aumento della complessità è solo un dato statistico, figlio di milioni e milioni di anni.
      Non significa che ci sia un progetto.

      Spero di essere stato chiaro.

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    3. Sì, bisogna escludere il finalismo nel modo più assoluto.
      Freeanimals

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  3. Mah, che vi devo dire......teoria passabile ma necessita di uno straccio di prova. Per esempio i branzini dell'adriatico, che sguazzano in una sorta di pozzanghera inquinata a differenza dei loro cugini australi, dovrebbero cominciare a pinneggiare verso la terraferma, onde respirare una boccata di ossigeno nel viale Ceccarini, nelle calli della Giudecca, scansando macchine, motorini eccetera eccetera. Dura la vita dei pesci, degli animali tutti. Noi compresi.

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