Fonte: Il nuovo mondo
Tutti abbiamo visto in tv i terribili incendi che hanno colpito la
California distruggendo case e vite, ma finito il disastro qualcuno
ha fatto notare qualcosa di inquietante. Le foto degli incendi mostrano l'alluminio fuso che corre lungo il
marciapiede, mentre gli alberi di Pino "altamente infiammabili"
hanno ancora foglie verdi! Il legno non brucia e si consuma forse prima che un metallo si
fonda? Nella foto in copertina un'auto è praticamente fusa in
mezzo alla strada, ma a pochi metri di distanza troviamo dei vigneti
perfettamente verdi, che, solo per il calore generato nelle vicinanze
avrebbero dovuto bruciare o come minimo appassire. Alcuni ipotizzano che questi terribili incendi siano stati
provocati e che, non si tratti sono di fuoco normale, ma di armi
militari ad energia diretta, le uniche che sono attualmente in grado
di fondere un metallo lasciando intatto il legno a pochi metri di
distanza. Come? Con le microonde. Lo scienziato "non ufficiale" Pier Luigi Ighina,
italiano, famoso per la sua valvola antisismica e la macchina della
pioggia, prima di abbandonare questo mondo aveva anche messo a punto
una macchina in grado di fondere i metalli a distanza, e stiamo
parlando di più di 50 anni fa! Immaginate ora quale evoluzione può
aver avuto tale tecnologia in ambito militare.
Comunque Ighina scriveva:
"I metalli sono materie aventi atomi fermi, cioè atomi che non si
muovono se non vengono eccitati continuamente. Infatti, sintonizzando
gli atomi dei metalli ed aumentandone le vibrazioni, si distaccano
fra di loro e producono, come si dice, la fusione del metallo. Nel fare una di queste prove, osservai che con l’apparecchio si
poteva sintonizzare il metallo in esame anche a una certa distanza,
ma solo in determinati casi. Il primo esperimento a distanza eseguito nel 1946 nel tratto fra
la piazza maggiore d’imola e la torre del mio laboratorio in via
Aldrovandi, fu la fusione di metalli a distanza. Per non arrecare danni a terzi, formai un metallo composto da
rame, stagno e molibdeno. Eseguii l’esperimento in presenza del
giornalista Giuliano Canotti, redattore di un quotidiano bolognese,
dell’agente di campagna Andrea Folli e dei suoi familiari. La fusione del metallo da me collocato nella stessa torre del mio
laboratorio , venne eseguita dalla terrazza della casa del predetto
signor Folli, in via Emilia,51. L’esperimento riuscì senza alcun
inconveniente, e la fusione risultò perfetta. Altro esperimento venne da me eseguito nei sotterranei della
cantina del Castellaccio, in via Romeo Galli,4 alla presenza di
alcuni operai, ottenendo i medesimi risultati. Considerazioni: Chiaramente il device per la fusione a distanza va collegato alla
macchina generatrice dei monopoli e controllato tramite essa. Non si può essere molto contenti d’una simile invenzione,
qualunque banca o cassetta blindata non sarebbe più tale!"
Teoria complottista? Forse, ma in quanto ad armi ad energia
diretta che fondono i metalli a distanza, la Rai ormai più di 10
anni fa aveva trasmesso un inquietante documentario che parlava
appunto dell'utilizzo di armi segrete e futuriste da parte degli
americani contro la popolazione ignara dell'Iraq, cannoni laser in
grado di perforare carri armati in pochi secondi, cannoni a microonde
che hanno letteralmente sciolto dei civili all'interno di un autobus
però rimasto intatto e altro ancora. Nella rete spuntano anche video amatoriali che evidenziano le
anomalie dell'incendio:
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