martedì 24 ottobre 2017

I polentoni si arrabbieranno quando sarà disatteso l'esito del referendum


Testo di Barbara Bianchi

Ho letto delle proteste di tanta gente, giustamente, per l'ingente spesa dei contribuenti a fronte di qualcosa che non potrà avere seguito. Fatta questa premessa mi sono messa nei panni del cittadino che si è rotto, strarotto, superotto i coglioni di subire le angherie di un potere supportato da un popolo di insufficienti mentali.  Non è stato difficile perché è già "da mò" che incarno quel tipo di cittadino, quindi, presa la calcolatrice e conteggiati gli sprechi dei soliti noti (faccio uno sconto e decurto dalla lista i costi del trenino sequestrato dall'imbecille per girovagare sulle tratte ferrate a spese degli italiani), mi rendo conto che i referendum sono una goccia nell'oceano degli sprechi. Addirittura penso che siano soldi ben investiti, non tanto perché porteranno all'agognata autonomia a cui i poveri nordici ambiscono, quanto perché, al contrario, non porterà a un bel fico secco di niente!

A quel punto i nordici in oggetto, che oggettivamente sono i primi foraggiatori che tengono in piedi un paese disastrato, i cui abitanti insufficienti mentali continuano a votare gente come l'imbecille furbone e ladro toscano (sia chiaro: rappresentativo dei politici italiani tutti), s'incazzeranno come belve quando si vedranno cassare tutte le richieste fatte attraverso il referendum. L'Italia (diciamo il nord, visto che è il maggior finanziatore) ha speso grandi palanche per sentirsi dire di no da un gioppino (rappresentativo) che prende il trenino e si fa insultare da nord a sud nelle sue campagne promozionali (sì, non ho sbagliato: promozionali) a spese dei contribuenti. Sono certa che il nord si scatenerà come una belva e porterà in piazza molta, molta, molta gente e sarà l'inizio della rivoluzione. Pagherei anche il doppio del costo del referendum per poter assistere ad una rivolta tale. Detto questo, nessun commento che seguirà potrà togliermi il sorriso estasiato, quasi ebete, dalla bocca per i risultati dei referendum e per quello che succederà a breve.

4 commenti:

  1. io non mi preoccuperei troppo se i soldi fossero spesi o buttati sul territorio come al tempo della liretta che si stampava a tonnellate giornaliere. Con l'euro che è valuta forte la gente che sà se li ammucchia nei paradisi fiscali ed i pensionati si trasferiscono altrove. Persino la generosità del nostro amato immaginifico bobbolo che paga pensioni sociali dalle casse dell'inps ai vecchietti rumeni che presero la cittadinanza trasferendosi da nojos a casa dei loro figli muratori è stata tradita ma swmpre a sua (del bobbolo) insaputa.
    Insomma, qui nun se vede un euro in giro ed ancora nun c'è abbastanza fame per una rivoluzione seria

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    1. Per chi non lo avesse ancora capito, Bobbolo è, per estensione, il premier Matteo Renzi, poiché il giardino di Boboli si trova proprio a Firenze.

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  2. Io non capisco perché ci sono persone che continuano a ripetere che gli italiani sono dei ritardati perché votano il pd. Ma quando lo avrebbero votato?! Sono anni che non si vota per le politiche!

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    1. Tutte le indagini statistiche che ci vengo presentate dicono che il PD si attesta sul 30 % dei votanti, più o meno lo stesso livello a cui si attesta il M5S.

      Praticamente, si tratta di ragionamenti su calcoli astratti, ma non troppo.

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