Testo di Barbara Bianchi
Ho letto delle proteste di tanta gente, giustamente, per
l'ingente spesa dei contribuenti a fronte di qualcosa che non potrà
avere seguito. Fatta questa premessa mi sono messa nei panni del
cittadino che si è rotto, strarotto, superotto i coglioni di subire
le angherie di un potere supportato da un popolo di insufficienti
mentali. Non è stato difficile perché è già "da
mò" che incarno quel tipo di cittadino, quindi, presa la
calcolatrice e conteggiati gli sprechi dei soliti noti (faccio uno
sconto e decurto dalla lista i costi del trenino sequestrato
dall'imbecille per girovagare sulle tratte ferrate a spese degli
italiani), mi rendo conto che i referendum sono una goccia
nell'oceano degli sprechi. Addirittura penso che siano soldi ben
investiti, non tanto perché porteranno all'agognata autonomia a cui
i poveri nordici ambiscono, quanto perché, al contrario, non porterà
a un bel fico secco di niente!
A quel punto i nordici in
oggetto, che oggettivamente sono i primi foraggiatori che tengono in
piedi un paese disastrato, i cui abitanti insufficienti mentali
continuano a votare gente come l'imbecille furbone e ladro toscano
(sia chiaro: rappresentativo dei politici italiani tutti), s'incazzeranno come belve quando si vedranno cassare tutte le richieste
fatte attraverso il referendum. L'Italia (diciamo il nord, visto
che è il maggior finanziatore) ha speso grandi palanche per sentirsi
dire di no da un gioppino (rappresentativo) che prende il trenino e
si fa insultare da nord a sud nelle sue campagne promozionali (sì,
non ho sbagliato: promozionali) a spese dei contribuenti. Sono
certa che il nord si scatenerà come una belva e porterà in piazza
molta, molta, molta gente e sarà l'inizio della
rivoluzione. Pagherei anche il doppio del costo del referendum
per poter assistere ad una rivolta tale. Detto questo, nessun
commento che seguirà potrà togliermi il sorriso estasiato, quasi
ebete, dalla bocca per i risultati dei referendum e per quello che
succederà a breve.
io non mi preoccuperei troppo se i soldi fossero spesi o buttati sul territorio come al tempo della liretta che si stampava a tonnellate giornaliere. Con l'euro che è valuta forte la gente che sà se li ammucchia nei paradisi fiscali ed i pensionati si trasferiscono altrove. Persino la generosità del nostro amato immaginifico bobbolo che paga pensioni sociali dalle casse dell'inps ai vecchietti rumeni che presero la cittadinanza trasferendosi da nojos a casa dei loro figli muratori è stata tradita ma swmpre a sua (del bobbolo) insaputa.
RispondiEliminaInsomma, qui nun se vede un euro in giro ed ancora nun c'è abbastanza fame per una rivoluzione seria
Per chi non lo avesse ancora capito, Bobbolo è, per estensione, il premier Matteo Renzi, poiché il giardino di Boboli si trova proprio a Firenze.
EliminaIo non capisco perché ci sono persone che continuano a ripetere che gli italiani sono dei ritardati perché votano il pd. Ma quando lo avrebbero votato?! Sono anni che non si vota per le politiche!
RispondiEliminaTutte le indagini statistiche che ci vengo presentate dicono che il PD si attesta sul 30 % dei votanti, più o meno lo stesso livello a cui si attesta il M5S.
EliminaPraticamente, si tratta di ragionamenti su calcoli astratti, ma non troppo.