Fonte: Onda del mar
Il “processo di Norimberga” è il
nome che viene usato per indicare due distinti gruppi di processi ai
patrioti nazionalsocialisti nella seconda guerra mondiale. I processi
si tennero a Norimberga dal 20 novembre 1945 al 1 ottobre del 1946.
Norimberga era considerata, insieme a Berlino e Monaco di Baviera,
simbolo dell'ideologia nazionalsocialista. La Germania
nazionalsocialista era riuscita in un paio di anni a ridurre
drasticamente la disoccupazione dei lavoratori tedeschi che da sette
milioni di disoccupati scesero a zero. Inoltre, grazie al grande
progetto di risanamento delle imprese, furono salvate dalla mattanza
delle aste giudiziarie tutte le aziende agricole. Questo è stato il
grande motivo che provocò l'invidia dei nemici del Reich e costrinse
la Germania alla guerra. Germany must perish, la Germania deve essere
distrutta, si gridava negli ambienti del Potere massonico mondiale di
casa Rothschild. Scoppiò quindi la guerra per distruggere il Reich e
a fine guerra venne organizzato il processo farsa di Norimberga per
completare l'opera di distruzione anche a livello culturale.
I
processi contro “presunti dittatori” sono diventati una farsa,
grazie all'arroganza e alla strafottenza dei massoni anglo-americani,
sotto la regia occulta del satanico Rothschild, che seminando
distruzione e morte propagandano la loro feroce condotta di morte
come azione, portatrice di pace. "Norimberga fu il giudizio dei
vincitori sui vinti. Non servì principi giuridici, ma gli interessi
delle potenze che lo organizzarono, quelle che avevano sconfitto la
Germania. Spero che di Norimberga si perda il modello.” Renzo De
Felice (Rosso e Nero, 1995) “Un Tribunale costituito dai vincitori
e non basato su norme preesistenti può solo definirsi strumento di
vendetta e non di giustizia” (Benedetto Croce, 1947).
Il processo agli alti gerarchi
nazionalsocialisti ebbe inizio nel Palazzo di Giustizia di Norimberga
il 20 novembre del 1945 e la corte era presieduta dal giudice
britannico lord Geoffrey Lawrence, marionetta di Rothschild. I capi
nazionalsocialisti, i “vinti”, erano sul banco degli accusati
nelle vesti di imputati. I “vincitori”, statunitensi, francesi,
britannici e sovietici, erano invece nelle vesti di giudici e della
pubblica accusa. Criminali di guerra erano solo i vinti, i vincitori
erano i giudici supremi che facevano valere, in questo modo
squallido, una giustizia inesistente.
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Il Tribunale era formato in base
paritaria da rappresentanti degli Stati Uniti, URSS, Inghilterra e
Francia. Le accuse che vennero mosse contro gli imputati tedeschi
furono suddivise in tre categorie: crimini contro la pace, crimini di
guerra, crimini contro l’umanità. Nonostante l’organizzazione
democratica ancora oggi molte sono le perplessità a livello
giuridico circa la validità di tale processo dovuto sia alla
metodologia con il quale si è sviluppato, sia a causa della stessa
composizione della Corte. Interessante è l’analisi dei diversi
codici militari che possono svelare perché molti studiosi
considerano questo processo la più grande farsa giuridica del XX
secolo. “La costituzione degli Stati Uniti, che non consente
l’introduzione di leggi retroattive, non è una raccolta di parole
soggette a libera interpretazione: è il fondamento della nostra
giustizia. E’ cosa disgustosa che a Norimberga si sia venuto meno
ai nostri principi costituzionali per punire un avversario sconfitto.
Un processo tenuto dai vincitori a carico dei vinti non può essere
imparziale perché in esso prevale il bisogno di vendetta. E dove c’è
vendetta non c’è giustizia”. John Fitzgerald Kennedy 35°
Presidente degli Stati Uniti d’ America.
Martin Borman: Condannato a morte in
contumacia, il corpo venne ritrovato nel 1972.
Karl Dönitz: 10 anni Großadmiral,
comandante della Kriegsmarine dal 1943 e, dopo la morte di Hitler,
presidente del Reich. Hans Frank: Governatore del Governatorato
Generale – Impiccato il 16 ottobre 1946.
Wilhelm Frick: Ministro dell'Interno
del governo Hitler – condannato a morte.
Hans Fritzsche: popolare commentatore
radiofonico. Fu processato al posto di Joseph Goebbels, morto
suicida.
Walther Funk: Ministro dell'Economia
del governo Hitler – Ergastolo.
Hermann Göring: era il comandante in
capo della Luftwaffe. Era il gerarca più importante tra i presenti
al processo. Condannato all'impiccagione riuscì a suicidarsi la
notte prima dell'esecuzione con una capsula di cianuro. Lo
impiccarono comunque dopo morto.
Rudolf Hess: ergastolo - Fu l'unico
imputato già detenuto durante la guerra; nel 1941 era volato in
Scozia ed era stato imprigionato dai britannici.
Alfred Jodl: secondo di Keitel, era a
capo dello staff dell'OKW. Impiccato il 16 ottobre del 1946. Il 28
febbraio 1953 fu assolto postumo da una corte tedesca che lo trovò
non colpevole secondo il diritto internazionale.
Ernst Kaltenbrunner: capo del
Reichssicherheitshauptamt, maggior gerarca delle SS sopravvissuto
alla guerra. Impiccato il 16 ottobre 1946.
Wilhelm Keitel: capo dell'OKW -
Nonostante la sua richiesta d'essere fucilato da soldato, fu
impiccato come tutti gli altri condannati a morte.
Robert Ley: Capo del DAF, il Fronte
tedesco del lavoro - Si suicidò impiccandosi nella sua cella il 25
ottobre 1945, prima dell'inizio del processo.
Konstantin von Neurath: ministro degli
Esteri del governo Hitler fino al 1938 e governatore del Protettorato
di Boemia e Moravia – 15 anni.
Erich Raeder: Großadmiral e
comandante della Kriegsmarine fino al 1943 - ergastolo.
Joachim von Ribbentropp: ministro
degli Esteri del governo Hitler dal 1938 - Ideatore del patto di non
aggressione fra Germania e Unione Sovietica. Impiccato il 16 ottobre
del 1946.
Alfred Rosenberg: ideologo del partito
nazionalsocialista. «Protettore di territori occupati a est», ossia
il Ministro responsabile per i territori occupati dal 1941.
Impiccato.
Fritz Sauckel: le sue ultime parole
furono: «Muoio innocente. La mia sentenza è sbagliata. Dio protegga
la Germania». Impiccato.
Baldur von Schirach: capo della
Gioventù hitleriana - 20 anni.
Arthur Seyss-Inquart: fu uno degli
artefici dell'Anschluss. Impiccato.
Albert Speer: ministro degli armamenti
del governo Hitler – 20 anni.
Julius Streicher: giornalista,
direttore del settimanale Der Stürmer. Le sue ultime parole furono:
«Questa è la mia celebrazione del Purim 1946. Sto andando da
Adonai. I bolscevichi vi prenderanno tutti un giorno! Adele, mia cara
moglie... Heil Hitler!» Impiccato.
Tutti gli imputati condannati a morte
vennero impiccati il 16 ottobre 1946 (tranne Hermann Göring, che
riuscì a suicidarsi il giorno prima dell'esecuzione con del cianuro
di potassio), nel seguente ordine: von Ribbentrop, Keitel,
Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Jodl,
Seyß-Inquart. Il boia fu il sergente statunitense John C. Woods. Gli
ebrei hanno i 10 comandamenti, il candelabro a 7 braccia e le 22
lettere dell'alfabeto, il loro numero però è l'11. A fine processo
a Norimberga avrebbero dovuto essere impiccati 11 condannati. Il
giorno prima però Herman Goering si suicidò con una capsula di
cianuro. Tentarono disperatamente di rianimarlo, invano. Allora
impiccarono il suo cadavere. Le 11 impiccagioni avrebbero dovuto
essere parte integrante di un rituale esoterico. Il loro rituale
fallì per il suicidio di Herman Goering e da allora questi massoni
non sono più sicuri di potere dominare il mondo secondo la loro
legge talmudica. (S. Brosal - Brigas della Sila - Hervé Schirrhein).
La diabolica regia rothschildiana del
male è attiva più che mai. Ancora adesso, “Mutatis mutandis”,
finché noi non lo fermeremo, e se non l’abbatteremo per tempo,
l’Impero mondiale massonico, ebraico del Male, retto e governato
dal suo supremo Signore, Padrino e Padrone: Jacob Rothschild,
continuerà la sua diabolica azione contro tutto il resto
dell’Umanità. Minaccia tramite la superpotenza mondiale USA,
totalmente nelle sue mani, di scatenare la terza guerra mondiale che
porterebbe inevitabilmente allo sterminio del 99% dell'umanità.
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