Fonte: Siamo rimasti soli
I comunisti cinesi usano il pugno durissimo contro gli islamici:
il governo ha dato ordine alla polizia di ritirare tutte le copie del
Corano, i tappetini usati nelle preghiere e qualsiasi oggetto che
riconduce all’Islam, in più proibisce l’utilizzo di burqa, veli
islamici e barbe. Per una volta dovremo prendere esempio dai
comunisti e bloccare la lenta islamizzazione dell’Occidente. È una forte stretta che va a toccare i fedeli musulmani quella
decisa dalle autorità in Cina, che hanno chiesto – o meglio dire
preteso – che siano consegnate tutte le copie del Corano in
circolazione, ma anche i tappetini utilizzati per la preghiera e
qualsiasi oggetto riconducibile alla religione. Un provvedimento duro nei confronti dell’Islam, di cui rende
conto Radio Free Asia e che sta andando a colpire soprattutto nella
regione dello Xinjiang, terra della minoranza turcofona degli uiguri,
ma anche di kazaki e kirghizi con i quali hanno in comune proprio il
credo.
Due sole le opzioni date dal governo: consegnare gli oggetti
legati al culto o averli requisiti e andare incontro a severe
punizioni. “Quasi tutte le case hanno un Corano e tappetini per la
preghiera”, ha detto una fonte all’emittente, raccontando della
campagna di confische, mentre Dilxat Raxit, portavoce del Congresso
mondiale uiguro, ha aggiunto che da altre province iniziano ad
arrivare notizie di situazioni simili. Nei mesi scorsi le autorità in Cina hanno lanciato una campagna
per “mettere al bando” le attività religiose illegali e gli
insegnamenti religiosi. Da Pechino anche il bando a burqa, veli
islamici e barbe “anormali”. Da decenni la comunità uigura deve
fare i conti con l’ostilità del governo, che da parte sua accusa
la minoranza di sponsorizzare il terrorismo.
Tengono il Tibet prigioniero, non va dimenticato, tuttavia..... un governo con le palle! Che invidia!
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