venerdì 8 novembre 2019

Di mamma, e di razza, ce n’è sempre una sola!


Testo di Silvia Marina

Non nominare la razza invano. Liliana Segre, a Radio Popolare (parlando agli studenti): "Sì, a lungo ho pensato alla presenza della parola "razza" nella Costituzione Italiana (art. 3), ma oggi abbiamo la verità della scienzae cioè che "di razza ce n’è una sola, quella umanae quindinon ha importanza che cosa c’è scritto nella Costituzione italiana,quello che conta è la verità scientifica". Trovo queste parole della Segre gravi, gravi per me cittadina italiana e gravi per chiunque abbia a cuore la Carta Costituzionale. 


Trovo assurdo che si criminalizzi la parola "razza" che ha, oltre a tutti gli altri significati, il valore pratico di qualunque altro termine utile alla comunicazione fra esseri umani (razza, sesso, porta, finestra, tazza, democrazia, rispetto umano, ecc.); trovo grottesco che si neghi una ovvietà come l'esistenza delle diverse razze umane (come dei diversi sessi) sulla base di ideologie (la Segre dovrebbe sapere bene che gli "scienziati" nazisti erano riusciti a dimostrare matematicamente la "inferiorità degli ebrei", che dicevano incontestabile; trovo doloroso che si strumentalizzi un orrore come quello dei lager , facendolo diventare quasi uno slogan petulante o minaccioso per la libertà di espressione e di opinione. Che non si nomini mai più sulla Terra la parola "razza"! Raus!

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