Come annientare i valori morali

Enrico Perego: Imbrattata la Gioconda al Louvre da due ambientalisti, feroci nemici del mondo agricolo che, a sentire loro, inquina. L'ecologismo militante è uno dei cancri del 21° secolo. Intanto alla tv francese dicono testualmente: "Attentato al nostro patrimonio". Cari amici francesi, voi avete la proprietà della Gioconda, è un vostro patrimonio ma chi l'ha dipinta è stato un signore toscano. Ricordatevelo.

Me: Citazione: "L'ecologismo militante è uno dei cancri del 21° secolo". Come puoi dire questo? Ti suggerisco di fare un semplice esercizio. Vai indietro di 40 anni. Anni Ottanta. Ce la fai? Ci sei? Possiamo parlarne?

Enrico Perego: Illuminaci.

Me: Alla fine fu scelto “Il sole che ride”, simbolo degli Antinucleari americani. Quando entrarono in parlamento erano in dodici, altro che i trecento dei 5 Stelle! Spirava aria di speranza, c’era entusiasmo. Fra tutti, quello che di più assomigliava a Cristo era il serafico Gianni Mattioli, ingegnere nucleare, insieme al suo amico Massimo Scalia. Poi c’era Stefano Apuzzo, Gloria Grosso, che poi sarebbe passata al Gruppo Misto, nonché Annamaria Procacci, tutti e tre animalisti, insieme alla sua amica Rosa Filippini, degli Amici della Terra; Alex Langer, morto suicida; Alfonso Pegoraro Scanio, che poi avrebbe fatto carriera politica; e i fratelli Boato, Marco, proveniente da Lotta Continua, Sandro e Michele, radicali. Ho dimenticato qualcuno? La Nuova Ecologia vendeva tantissime copie. Non fu tutto rose e fiori. Sebbene pochi e politicamente ininfluenti, ci odiavano i comunisti, perché volevamo fermare il progresso, ci odiavano i fascisti, per la stessa ragione e perché ci consideravano emanazione della Sinistra. A Massa Carrara, durante un presidio contro la locale fabbrica inquinante, il cartello vergato da un operaio espresse bene la reazione della Sinistra: “Siete i pidocchi verdi sul garofano socialista”. Loro difendevano il posto di lavoro, noi la salubrità dell’aria e la salute dei cittadini. Era la lotta tra economia ed ecologia. Com’è andata a finire? Chi ha vinto quella lotta? E’ facile immaginarlo. Oggi, i padroni del mondo, i detentori di fabbriche, banche e potere hanno voluto dare il colpo di grazia ad ogni possibile velleità ecologista, assumendo disoccupati che si siedono sull’asfalto, bloccando il traffico e facendosi odiare dai criceti impiegatizi e delle catene di montaggio; imbrattano monumenti, facendo teatrini giornalistici con quel mattacchione di Nardella, oppure, sullo stile delle Femen ma senza denudarsi, lanciano liquami sui quadri, e più i quadri sono famosi, più odio riescono ad accumulare. Il punteggio sale e dà diritto a bonus. Le élite non avevano bisogno di annientare gli ultimi ecologisti, perché l’ambientalismo era andato in letargo per conto suo, ma i loro “spin-doctors” hanno pensato di farlo per i loro piani di destabilizzazione della società, di aumento del caos e di creare confusione, annientando gli ultimi valori morali rimasti, così che la gente non capisca più cos’è il Bene e il Male. Già che c’erano, hanno pensato di fare la stessa cosa con gli animalisti, più temibili degli ambientalisti, in vista del prossimo business insettivoro. Gettare fango sui potenziali ostacoli alla diffusione dei nuovi menù, rivolgendosi alla “pancia” del pubblico e, trattandosi di cibo, la cosa assume un doppio significato, compreso quello letterale. “I cattivoni animalisti vi vogliono far mangiare insetti e carne sintetica”. E il popolo: “Cru-ci-fi-ge! Cru-ci-fi-ge!”. “Vi sporcano opere d’arte e vi fanno arrivare tardi al lavoro”. E il popolo: “Cru-ci-fi-ge! Cru-ci-fi-ge!”. Alla fine, la gente viene indotta sempre a fare la scelta sbagliata. Non c’è niente di nuovo sotto il sole, ma il sole ha poco da ridere.