Il tunnel, la pizza e i materassi sporchi di sangue

Questa è una storia veramente strana. E non perché abbiano scoperto un tunnel sotto la sinagoga, né che certe frange di ebrei ortodossi compiano riti di sangue, in onore magari del Dio Moloch, ma per la tempestività con cui tale ambigua notizia esce alla ribalta della cronaca. Se quella setta ebraica è la stessa che si oppone alle mire sioniste di Netanyahu, allora non posso non farmi venire il sospetto che sia un “inside job”, cioè un’operazione decisa dalla NYPD (polizia di New York) su sollecitazione della potente lobby ebraica americana, atta a screditare tale setta ortodossa. In tal caso, si tratterebbe di ebrei che accusano altri ebrei, derivazione degli “ebrei che odiano se stessi”, come ci ha insegnato Woody Allen. Ma se gli ebrei accusati di pedofilia e sacrifici di bambini non sono gli stessi che si oppongono al genocidio dei palestinesi, allora non è un’operazione costruita a tavolino, magari dal Mossad, ma viene confermata l’antica diceria secondo cui gli ebrei uccidono i bambini, meglio se cristiani. Qui ci vorrebbe un esperto di cose giudaiche. Qui ci vorrebbe Sed Vaste! Rimane il fatto che tale scenetta si svolge in un’atmosfera giocosa, ridanciana, come se tutti stessero recitando una parte. Il che rende ancora più ambigua e confusa la faccenda.