“Doppiando la punta, due degli ufficiali sbarcarono per prendere un giro di angoli col teodolite. Una volpe di una specie che si dice sia particolare dell’isola e molto rara e che è nuova, stava seduta sulle rocce. Era così intenta ad osservare il lavoro dei due ufficiali che potei, camminando cautamente dietro di lei, colpirla sulla testa col mio martello da geologo. Questa volpe, più curiosa o più scienziata, ma meno saggia della generalità delle sue sorelle, è ora imbalsamata nel museo della Società Zoologica”.
[C. Darwin – Viaggio di un naturalista intorno al mondo. Martello editore, 1959]
Come hanno fatto con gli animali hanno fatto con gli indigeni, o viceversa, a piacere.....
RispondiEliminaEsatto!
EliminaPosto che alcuni indigeni furono catturati, portati in Europa ed esibiti come "Freaks", mentre la maggioranza, di quelli ostili, venivano sterminati, c'è una corrispondenza perfetta con gli animali. Di essi la maggior parte veniva uccisa sul posto, mentre alcuni prendevano la via dell'oceano da vivi, in piccole gabbie e facendo traversate in condizioni terribili.
Sempre pensato che questo era un delinquente
RispondiEliminaL'unica attenuante è che i naturalisti dell'epoca erano tutti così. C'era molta più abbondanza di animali e non si facevano scrupolo di ammazzarli, anche solo per vedere il contenuto dello stomaco. Freeanimals
EliminaAvendo Darwin come mio avatar (e mentore) mi sento in dovere di intervenire.
RispondiEliminaPer dire questo: che gli scienziati devono essere valutati solo per l'importanza delle loro scoperte, non per il nostro giudizio etico su di loro, come uomini.
Altrimenti se ne salverebbero ben pochi...
Konrad Lorenz non ha fatto del male a nessuno, eppure ha dato un grande contributo alle scienze biologiche.
EliminaNon solo nell'Ottocento, privi di strumentazione ottica cinematografica, gli scienziati non erano in grado di esplicitare ricerche meno cruente, ma anche nel Novecento uccidevano senza scrupoli e mandavano gli esemplari ai musei.
Uno fra tanti, Giuseppe Scortecci, che è stato per me formativo, eppure anche lui usava il fucile.
Fabio Cassola li chiama "Scienziati calibro 12".
Oggi è rimasto qualche strascico di tipo culturale e capita d'incontrare biologi che parlano di "gestione della fauna", cioè usano lo stesso linguaggio dei cacciatori.
Può nascere qualcosa di buono dal sangue innocente versato?
Temo di sì (purtroppo).
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EliminaQuindi nascerà qualcosa di buono dal genocidio dei palestinesi: Israele acquisterà nuove terre, avrà l'accesso al mare e proseguirà nel piano della Grande Israele. Freeanimals
EliminaNo, mi sono espresso male.
EliminaVoglio solo dire che in alcuni specifici casi può accedere.
Non SEMPRE, ma nemmeno MAI.
Come regola generale, siamo indotti a ritenere giusto e normale che gli animali siano nostre vittime, ma se le vittime sono una minoranza etnica molti non sono d'accordo, e condannano l'aggressore.
EliminaE' quello che è successo tra ebrei e palestinesi, il che ci mostra cosa sia l'antropocentrismo specista.
Ovvero, i membri della nostra specie vengono prima di tutti gli altri. E' una convinzione secolare che incontro spesso sui social e a niente vale da parte mia cercare di convincere gli interlocutori che questa è la base di tutte le ingiustizie, perché, poi, dallo specismo nasce il razzismo.