Fonte:
Promiseland
I
dati sono allarmanti: il 92% dei farmaci risultati innocui sugli animali
vengono poi scartati durante le prove cliniche sugli esseri umani. Solo l’8%
degli esperimenti di vivisezione passano il vaglio della sperimentazione umana.
Nonostante
ciò 2.603.671 è il numero di animali uccisi in Italia a fini sperimentali nel
triennio 2007-2009 (dati pubblicati sulla G.U. n.53 del 03.03.2010). Numeri
mostruosi. Le specie più rappresentate continuano ad essere topi (1.648.314) e
ratti (682.925), seguono uccelli (97.248), altri roditori e conigli (73.362),
pesci (59.881): animali largamente impiegati a causa del loro basso costo e
perché facilmente maneggiabili. E’ in aumento il ricorso alle scimmie (con una
“preferenza” per i macachi). I primati non umani, come anche i cani, sono
utilizzati per esperimenti fortemente invasivi che comportano alti e prolungati
livelli di dolore: studi di tossicità e indagini legate a problematiche nervose
e mentali umane e cancro. Oltre 1.500 cani, in gran parte della razza beagle,
muoiono ogni anno nei laboratori italiani.
In
Italia sono oltre 599 gli stabilimenti autorizzati ad utilizzare animali. Si
tratta di:
•
industrie chimiche,
•
industrie farmaceutiche
•
laboratori ospedalieri
•
istituti pubblici
•
università
La
regione dove si pratica più sperimentazione è la Lombardia (133 stabilimenti),
seguita da Emilia Romagna (99), Lazio (62) e Toscana (55). Solo Alto Adige e
Valle d’Aosta non ne hanno.
Crudele,
ma soprattutto fuorviante. Perché tutte le specie, uomo compreso, sono diverse.
E reagiscono diversamente alle sostanze: l’arsenico non è velenoso per la
pecora e la cicuta non lo è per cavalli, capre e topi. L’aspirina, con la quale
ci curiamo, è teratogena per gatti e topi.
Esistono
molti esempi di farmaci dati per sicuri dopo un’accurata sperimentazione
animale, che si sono poi rivelati pericolosi - talvolta mortali - quando sono
stati usati sull’uomo.
Le
alternative alla sperimentazione animale ci sono. Un esempio? Con la ricerca in
vitro, utilizzando tessuti umani provenienti da biopsie o da interventi
chirurgici, si risparmierebbe la vita a 400.000 animali solo in Italia. Senza
contare che indagini ottenute su tessuti o cellule umane provengono dalla
specie di vero interesse (l’uomo, appunto) e sono quindi più affidabili dei
dati ottenuti da animali.
Altro
esempio: il ricorso ad animali in ambito didattico potrebbe essere
completamente evitato, grazie alla disponibilità di metodi alternativi di
comprovata efficacia per ogni applicazione: dai CD rom, plastici e video per le
esercitazioni pre-laurea di anatomia, fisiologia e farmacologia, ai manichini e
simulatori virtuali utilizzabili dagli aspiranti chirurghi. L’uso di questi
metodi permetterebbe una concreta e immediata possibilità di risparmiare agli
animali una inutile e anacronistica fine.
Emerge
chiaramente che i test sugli animali non riescono a proteggere gli esseri
umani.
Che
cosa si può fare per fermare questo scempio?
Molti
enti di beneficenza usano le donazioni per finanziare la sperimentazione
animale. Non supportiamoli.
Agire
in campo politico, sociale e medico attraverso petizioni, conferenze
informative, manifestazioni per cambiare ed innovare la ricerca medica.
In
molti paesi gli studenti hanno il diritto di rifiutarsi di vivisezionare gli
animali: questo succede anche in Italia, abbiate quindi il coraggio di lottare
per coloro che non hanno voce!
Sostieni
l’iniziativa europea STOP VIVISECTION. Firma e contribuisci alla raccolta firme.
E l'epidemia di nuova Sars che sta diffondendosi secondo i media proprio qui a Firenze...?
RispondiEliminag
Secondo me rientra nella logica dell'Italia sotto attacco. Si vuole colpire il turismo, una delle fonti dell'economia nazionale.
EliminaVediamo se salta fuori qualcosa di inquietante a Venezia, altra città turistica.
Se ci ho azzeccato, mi pagherai da bere!
:-)
Infatti l'Italia sembra essere il paese più irrorato d'Europa, inoltre circolano anche delle strane pubblicità ad es. in Svezia: "Le vacanze in Italia? Fanno piangere i bimbi"
Eliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/svezia-pubblicit-choc-vacanze-italia-fanno-piangere-i-bimbi-913387.html
Inoltre, il tipo che ha diffuso la SARS, prima contaminando i suoi familiari e poi anche altre persone (10 in tutto) veniva dalla Giordania.
EliminaChe strano che non sia venuto da Israele o dagli USA!
Della serie: gli arabi? Brutti, sporchi e cattivi.