giovedì 13 giugno 2013

Ci riportano al Medioevo

 


In Italia gli stranieri non solo ci mangiano per traverso, ma crocifiggono anche i nostri animali. Cos’ha da dire la ministra Kyenge?
L’hanno messo in croce, semplicemente per inscenare una protesta anticristiana. E’ successo in Italia, a casa nostra, nel Ragusano. A farlo sono stati alcuni “coloureds”, limitiamoci a chiamarli così, di fede musulmana.
Esprimo tutto il mio sconcerto per questo episodio d’inciviltà e di gratuita crudeltà. Al di là dell’amore e del rispetto che si può avere per qualunque essere vivente, dunque anche per gli animali, la vicenda ha qualcosa di turpe e di inqualificabile.
I veri italiani, non quelli che sempre si piegano a novanta gradi nel nome del buonismo, non meritano di essere accomunati a questi selvaggi, individui che dovrebbero essere puniti severamente e che io auspico vengano individuati soprattutto per distinguerli dai tantissimi cittadini onesti che si occupano con tanto volontariato della tutela degli animali e dell’ambiente, e che sicuramente provano lo stesso disgusto che stanno provando, nei confronti di tanta inciviltà, tutti coloro i quali leggono o sentono questa notizia.
E poi sorge spontanea una duplice domanda: se questi signori non si trovano bene in Italia, perché non se ne tornano al loro paese? Ed ancora: cosa sarebbe successo a uno di noi se fosse andato in uno stato musulmano e avesse crocifisso l’immagine di Maometto?

8 commenti:

  1. Il fattore "religioso" è nel gioco elitario, separare per governare piu' facilmente, il fattore etnico puo' anche essere superato, quando l'etnia comporta comunque il rispetto delle usanze altrui, il problema è che qui in Italia si pretende che noi poveri disgraziati si tollerino sempre e comunque le usanze altrui, pena la pubblica gogna con cartello al collo "io sono razzista=fascista" ... la forzatura è evidente, checchè ne dicano i soliti anti-complottisti ... un ministro di colore, neanche cittadino italiano, e tutta una serie di evidenti imparità tra italiani e non, che portano il contribuente, già di per se stremato dalla spremitura del governo, ad esplodere ... che poi la miccia sia religiosa, o etnica, poco importa... guerra dei poveri, e i soliti che giocano coi bottoni ingrassano

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    1. La religione, per quello è stata inventata: a tenere separati i popoli.
      Tuttavia, anche senza religioni, ovvero con una mentalità di tipo animista, l'essere umano è portato a vedere nell'animale cibo e nient'altro. Non riesce a sentire il dovere del rispetto, nonostante possa riconoscere nell'animale la presenza di uno spirito suo peculiare.
      Ho osservato a lungo i malgasci, animisti, e li ho trovati specisti come un qualsiasi cristiano o musulmano. Dunque, non è solo questione di religione, ma entrano in gioco altri fattori.
      Ho incontrato solo una barbona, a Fianarantsoa, che dormiva per strada con i cani e questo apre nuovi spiragli d'indagine, sul perché i reietti della società si sentano vicini ai cani randagi: similis similem amat.

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  2. Nessun giornale serio riporta questa terribile notizia. Molto strano che soltanto un blog ne parli! I blogger, non avendo una deontologia, possono pubblicare bufale a gogò. Neanche i giornali siciliani accennano nemmeno all'episodio!

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  3. Ma è stata verificata questa notizia?
    Perchè sul web ho trovato qualcosa qui
    http://www.ideazampa.com/gatto-crocefisso-a-ragusa-aidaa-denuncia-4895
    dove si fa riferimento ai fatti riportati dal Corriere di Ragusa, però c'è anche specificato che "La foto in questione non si riferisce agli eventi sotto descritti" e si chiede di individuare i colpevoli.... quindi non si sapeva chi era stato!
    Non era affatto una protesta anticristiana....

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    1. L'ultima foto a corredo di questo articolo:

      http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2013/05/matti-per-i-gatti.html


      ....mostra una donna che regge un gattino crocifisso, eviscerato e con una sigaretta in bocca.
      Anche in quel caso non è chiara la provenienza, ma evidentemente, se consideri che il gatto è animale principe della stregoneria, presso gli africani è abituale ucciderli con dolore.

      Se non fosse una protesta anticristiana, perché metterli in croce? Basterebbe una tavola di legno.

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    2. Mi riferivo ai fatti di Ragusa dove si vuole far passare la crocifissione del gatto per una palese protesta anticristiana attribuita ai "coloureds", o chi lo afferma ha fatto delle indagini altrimenti mi sembra azzardata l'interpretazione....
      Pur condannando naturalmente tutte le disgustose/orribili violenze come quelle del tuo articolo del maggio scorso e quelle della foto sopra se è vera...
      Inoltre potrebbe essere anche che il gattino di Ragusa non fosse stato neppure crocifisso anche se oggetto di inaudite violenze:
      http://www.geapress.org/m/ragusa-le-novita-agghiaccianti-del-gattino-non-crocifisso/33354

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  4. scusatemi ma questa foto ha almeno 2 anni e di certo non è stata scattata a Ragusa
    http://catdefender.blogspot.it/2011/10/cats-on-cross-crucifixions-in-ghana-and.html
    Resta il fatto della barbarie ma non distorciamo la realtà e non facciamo saltare la mosca al naso a gente credulona che domani imbraccia un fucile -_-

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  5. Non occorre essere animalisti per comprendere la gravità della foto e le torture inflitte all’animale. Piuttosto servirebbe comprendere se la foto si riferisce realmente ai fatti descritti dall’autore, oppure se invece è solo un pretesto dalle sfumature razziste per attaccare il ministro Keyenge...
    http://www.sicanianews.it/gatto-crocifisso-a-ragusa-impazza-il-web-ma-e-una-bufala/#sthash.nFy97Upz.dpuf

    La foto, infatti, è stata scattata in Ghana nell'ottobre del 2011. http://www.africanspotlight.com/2012/09/18/the-truth-about-the-cat-on-the-cross-picture-implicating-nigerian-muslims/

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