giovedì 20 giugno 2013

La mafia in faccia





Il Palazzo fa paura. E’ la confessione di un parlamentare anonimo del Movimento 5 Stelle, pubblicata sul blog di Beppe Grillo. ”A volte ci sentiamo soli. Come quelle persone normali che improvvisamente vengono invitate alla feste del Re e devono sottostare ai precetti”, spiega. “Ma questo non è il palazzo del Re, non è la Città proibita, è il Parlamento. Visto da dentro, questo Palazzo fa paura. E io, noi, non ci possiamo permettere di avere paura”.
Il parlamentare avverte che “questa politica non proporrà una legge elettorale per i cittadini, non abolirà le province, non abolirà il finanziamento pubblico ai partiti e tanto meno ai giornali, non proporrà il reddito di cittadinanza e non investirà sulla scuola pubblica e sulle imprese”. Sottolineando che “ne parlano, ne blaterano tutti i giorni ma sono annunci, solo spot che devono fare. Ne parlano perché nel Palazzo sono entrati i cittadini. Lo faremo noi, noi, quelli che sono considerati impreparati, ignoranti e stupidi. Ci riusciamo, perché non siamo soli. Ma voi non lasciateci soli”.

 
E racconta poi la vita nel Palazzo. “I primi a farsi avanti come cavallette sono i giornalisti, che non pubblicano una riga sui nostri lavori, ma solo gossip, retroscena, se non vere e proprie falsità. Ormai so che serve a poco parlare con loro. Ma guai a snobbarli, sono una delle caste del Palazzo. E nel Palazzo poi ci sono le regole, la burocrazia con cui bisogna fare i conti”.
Da tre mesi, prosegue lo scrittore anonimo, “vediamo tutte le mattine la mafia in faccia, quella che non spara, che non ha pallottole ma usa la legge, l’emendamento, il regolamento, l’articolo di giornale o la comparsata in tv per dire ai sudditi, ‘questo è il nostro Paese e ci facciamo quello che vogliamo’. Lo fanno da sempre. Ma adesso hanno paura. Sanno che non siamo come loro. Siamo quelli che vigilano, controllano e che sono pronti a votare le buone idee, di chiunque siano. E magari ce ne proponessero una”.
L’onorevole grillino conclude con un avvertimento. “Non ci facciamo prendere in giro. Non ci prendete in giro, questo è un consiglio. Smettetela di raccontarci che l’anti-berlusconismo esiste ancora. Non esistono più soldatini blu e soldatini rossi, ora sono tutti grigi: votano le stesse cose, dicono le stesse bugie e hanno lo stesso odore, quello che si sente nelle camere di obitorio, davanti ai morti”.

2 commenti:

  1. I grillini mi fanno tenerezza, belli, freschi, giovani dicono cose più grandi di loro .... in mezzo alle astute cariatidi...

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    1. Una visione materna, la tua. :-)

      Per me sono gli eredi dei Verdi, di cui ho fatto parte fino al mio allontanamento forzato per "indegnità".

      E sempre per "indegnità", trent'anni dopo, i grillini non mi hanno voluto.

      Peggio per loro. Peggio per tutti.

      C'è qualcosa di arcano che mi tiene fuori dalla politica e, al di là della modestia, penso dipenda dalle idee dirompenti di cui sono portatore e che mi confinano reiteratamente nel recinto dei reietti utopisti.

      Qualcuno ci guida da lassù.

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