lunedì 9 ottobre 2017

Ancora per poco la libertà di pensiero si chiama internet


Testo di Paolo Sensini

Gli sta sfuggendo letteralmente di mano il monopolio dell'informazione, con pericolose ricadute per il regime, e allora ecco che il governo Gentiloni impone a tempo di record una legge per imbavagliare la rete. Con tale disposizione l'Agcom, ovvero l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, avrà il potere di schedare e intervenire sulle comunicazioni elettroniche dei cittadini italiani, allo scopo di impedirgli l'accesso a contenuti ritenuti "pericolosi" dalle autorità governative. 


E questo senza alcun controllo preventivo da parte di un magistrato. Una misura palesemente dittatoriale, ma a questo punto lorsignori ritengono evidentemente non ci sia più bisogno di fingere alcuna maschera democratica. La gente sembra essere "cotta" al punto giusto. Fino a che ti occupi di gossip, calcio o anche pornografia, al regime va benissimo. Ma se ti azzardi a toccare altre questioni fuori dallo sciocchezzaio mediatico, allora son dolori. Ed eccoci esattamente a questo punto!

6 commenti:

  1. Mi manca qualcuno con cui parlare ,se poi mi portassero anche una Bella moka sarebbe gentile nel frattempo digitate :" video il nemico occulto" da premio OSCAR da rivedere e rivedere come il gladiatore

    RispondiElimina
  2. Allora guardate anche questo digita:"federal reserve tutti I presidenti video" l'unica banca al mondo che puo stampare il Dollaro cioe' l'oro praticamente come per magia

    RispondiElimina
  3. Questo e'unfilm per chi ama l'occultismo gli alieni ecc molto carino digitate: "6 giorni sulla Terra" di varo venturi

    RispondiElimina