lunedì 25 giugno 2018

Venghino, venghino! C'è posto per tutti!



Ci mancava anche il tour operator algerino per clandestini. Gli agenti della Polizia di Stato della questura di Cagliari hanno arrestato due degli algerini arrivati in Sardegna in queste ultime ore e bloccati dai militari del Reparto aeronavale dalla Guardia di Finanza. Si tratta del 35enne Abdelkarim Boutarfa, sui cui è pendente un mandato di arresto europeo per furto aggravato in appartamento in concorso, commesso in Germania  nel 2017. Il secondo è un 30enne, Amar Bougera, pregiudicato, perché in violazione delle norme sull’ingresso in Italia, in quanto espulso nel 2016. I due sono stati portati nel carcere di Cagliari-Uta. In queste ultime ore sono sbarcati in Sardegna in totale 59 clandestini, tutti dall’Algeria. Barchini sono approdati sulle coste del Sulcis e presso Capo Teulada, sulla costa meridionale della Sardegna, regione per cui gli algerini hanno una vera predilezione. Perché? La verità si è scoperta qualche mese fa, con la scoperta del tour operator algerino, ma il governo del Pd non dette minimamente peso alla rivelazione.


Ecco come agisce il tour operator
In effetti non si capiva perché gli algerini scegliessero la Sardegna come meta della loro immigrazione illegale. Ora il sito di informazioni sardo Admaioramedia l’ha scoperto, e scrive: “Facebook é uno strumento fantastico. Saltando tra le pagine, mi sono imbattuto in HaRaGa Dz, piattaforma che conta quasi 65.000 seguaci. Per mesi abbiamo parlato, in tono sarcastico, dell’agenzia viaggi operante tra Algeria e Sardegna, con sede ad Annaba, che organizza i viaggi dei barchini che ultimano la propria tratta sulle coste del Sulcis”. La cosa drammatica è che “gli algerini organizzano senza alcun segreto le loro migrazioni, prendendosi gioco dell’Italia in maniera per niente velata”. Continua il sito sardo: “Il primo post che mi salta all’occhio è un video con tanto di post in arabo (la traduzione Facebook non è precisissima): “Video di accesso in Italia prima di ieri, da Alqalt. Abbiamo già diffuso le foto dall’altra parte”. Nelle immagini si mostrano sorridenti alcuni giovani algerini che, sigaretta in mano e cappellino in testa, sorridono felici mentre solcano le onde del mare in direzione Sardegna. Alla guida del barchino uno di loro che mostra fiero un moderno navigatore satellitare”. 

Il sito spiega che ci sono anche “precisi riferimenti alle partenze e agli arrivi come sul tabellone di un aeroporto, con tanto di video di barchini che partono dalla costa nord africana. Traspare anche una rotta differente per i giovani viaggiatori, quella che unisce l’Algeria alla Spagna. Qui però le foto cambiano, i ragazzi si immortalano all’interno di centri per clandestini dove i muri sono molto alti e guarniti di filo spinato ed utilizzano parole ben diverse, come appunto “centri di detenzione per clandestini”. Realtà ben diversa dall’ospitale e sopratutto aperto centro di Monastir. Per non farci mancare nulla, l’ultimo post degno di essere riportato e che rende bene l’idea su tutta la questione: “Benvenuti a tutti gli italiani nella nostra pagina”, con tanto di simpatici smile di contorno, ahimè, oltre al danno anche la beffa”. Il sito sardo conclude amaramente: “Utilizzando le stesse parole del post di HaRaGa Dz: “Benvenuti a tutti gli Algerini nella nostra Sardegna”. Slogan ideale per il Comitato di accoglienza sardo legato al tour operator algerino”.

1 commento:

  1. Sappiamo da dove provengono. Rispediamoli al mittente ma non in aereo. Su zattere! Che fine faranno questi farabutti? Resteranno sull'isola a vivere di espedienti e sulle spalle dei sardi?

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