domenica 7 ottobre 2018

Ecce autistam (prima parte)


Mauro Della Schiava: Facciamo un passo alla volta. Oggi sei una persona che accompagna altre persone in giro per i loro bisogni, ti relazioni con loro e ti accorgi delle diversità che abitano il tuo mondo, ma soprattutto ti rendi conto di ciò che sei tu in rapporto con gli altri, quindi ti chiedo: oggi tu, chi sei?

Me: Una delle famose tre domande che da secoli assillano l’umanità: 1) Chi sono? 2) Dove vado? 3) Quanto costa la corsa del taxi? “Nosce te ipsum”, cioè: devo aspettarti o ti lascio lì e me ne vado? Se dobbiamo parlare di relazioni con la “scimmia assassina”, quelli che tu genericamente chiami persone, dobbiamo dire che con qualcuno provo empatia, con altri paura, con altri fastidio. Per esempio, gli ultimi due clienti che ho trasportato erano un serbo e un kossovaro, ovvero un ortodosso e un musulmano, nemici giurati alla fine del secolo scorso. Fra l’altro, mi hanno chiesto di portarli in un posto isolato, in una zona industriale, dove non solo avrebbero potuto anche fare a meno di pagarmi, mandandomi in pace con Dio, ma avrebbero potuto sguainare un coltello a serramanico e sgozzarmi, mandandomi da Allah a conoscere le famose 72 vergini. O forse per gli infedeli non sono disponibili? Per fortuna non è successo, mi hanno pagato ciò che avevamo pattuito in stazione, alla partenza, e sono entrati in fabbrica. Avevano ciascuno un borsone, segno che forse facevano il turno di notte. Mi hanno anche chiesto il biglietto da visita, benché in macchina, alla domanda se si guadagna bene a fare il tassista, gli ho risposto che io sono abusivo e che non pago le tasse. Se le pagassi, non potrei fare prezzi popolari.



Ecco, questo mio mettermi a nudo, questo dire sempre e comunque la verità, anche a degli sconosciuti dall’aspetto poco raccomandabile, è forse un mio difetto. Un modo di agire scriteriato. Non è la prima volta che mi succede. E’ forse, a livello inconscio, una forma di difesa. Più mi sembrano pericolosi e più gli racconto particolari che sarebbe meglio tenere nascosti, per lo meno se ad ascoltare sono orecchi appartenenti a qualche finanziere. E’ come se gli dicessi: “Ecce homo!”. Cosa vuoi farmi? Vuoi denunciarmi? Ricattarmi? Fare a meno di pagarmi? Accomodati, sarebbe la mia risposta. Capirai che perdita: 10 euro! Vuoi rubarmi la macchina sotto la minaccia di qualche arma? Magari questo non te lo lascerei fare. Magari dovresti fare i conti con la mia resistenza, per quel poco che sarebbe efficace. Magari saresti costretto a trasformarti in assassino. E’ questo che vuoi?

Il kossovaro, con cui ho scambiato poche battute mentre guidavo verso la zona industriale (l’altro non ha aperto bocca), si è rivelato essere un semplice operaio, benché nel 1999 abbia avuto la guerra in casa, anche per colpa di un certo Massimo D’Alema che si è piegato a novanta gradi con il padrone americano, concedendo la base di Aviano. Quando si ha la guerra in casa, per colpa degli occidentali, il rancore cova sotto la cenere per secoli. Non si smaltisce facilmente. Idem con i serbi, ortodossi, che si sono sentiti traditi dagli altri cristiani e sul conto dei quali c’è una storiella, forse basata sul pregiudizio. Se a un serbo dai un badile o una zappa, non sa come funzionano, ma se gli dai un kalashnikov te lo smonta bendato. Si sa che i balcanici hanno il furto nel sangue, come i negri hanno la musica, ma il mio passeggero taciturno forse non ha mai preso in mano un mitra e si trova in Friuli per guadagnarsi da vivere onestamente.

Per quanto riguarda me, anch’io penso di guadagnarmi da vivere onestamente e anche se non pago le tasse allo Stato più esoso al mondo, non mi sento di essere, per questo, disonesto. Alla mia età dovrei godermi la pensione e di imbarcarmi in partite IVA, camere di commercio, commercialisti e ricevute fiscali non ho né tempo, né voglia. Se lo Stato alla fine si accorgerà di me e mi farà smettere di servire la gente a prezzi stracciati, pazienza. Sono sopravvissuto finora da disoccupato (mi sono licenziato nel 2003, cioè 15 anni fa) e sopravviverò ancora, anche senza fare l’autista. E qui mi fermo, perché per fortuna i miei clienti non sono solo tipi poco raccomandabili, ma anche vecchietti che senza di me non saprebbero come fare per andare in ospedale o dal loro medico. Di essi, e di altra varia umanità, parlerò prossimamente. Se del caso.

Seconda parte qui: https://freeanimals-freeanimals.blogspot.com/2018/10/ecce-autistam-seconda-parte.html

8 commenti:

  1. almeno tu fai del bene ai Vecchietti...e gli avvocaqti che si fanno pagare in NERO fuor di quattrinoni, anche se, non fidantoti della loro logichetta, hai preparato tu tutto l'ambaradm e magari non lo vogliono seguire passo passo non si sa bene perchè, non sono peggiori? Quando non ti fanno fattura, scontrino fiscale, ricevuta dovebbero dimezzare il corrispettivo, altrimenti sei tu a pagare per loro e quindi dai il doppio del valore. Anche se americagna, io tifo Uber rispetto ai tassisti quelli "ufficiali" che sono troppo esosi. Ai "giovani" che non hanno lavoro, ma hanno un'automobile, suggerii parecchio tempo fa, quando un'amica volle inserirmi in un'associazione di volontariato, poi mollata causa incompatibilità con l'organizzazione della "capetta", di fare appunto uno scambio a pagamento raggruppando Signore Vecchiette per portarle al cimitero a trovare i loro morti. Suggerimento buttato nel cesso. E allora...perché gettare le idee, quando questi qua vogliono solo una bistecca o hamburger di morticini?
    A proposito: che ne pensi dell'idea che i pesci sono cannibali a loro insaputa e noi umani siamo pur sempre animali, non vegetali, né minerali mangiando Animali diventiamo cannibali con le relative malattie cannibalesche, credo anche parkinson ed alzheimer? Quando lo dico a costoro, si risentono...perché loro credono di essere altro rispetto ai quattro zampe. Intanto i cani ed i gatti che mi capita di vedere più spesso, camminano e corrono velocissimi rispetto a noi e quindi non sono inferiori, ma speriori.

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    1. Sorvolo sulle cose strampalate che hai scritto.

      Avendo dato da mangiare alle mucche mangime mescolato con carne di pecore malate, si è sviluppata l'encefalite spongiforme bovina. La sindrome della "Mucca pazza".

      Qualcosa di simile può capitare all'uomo per il quale l'alimentazione carnea non è naturale, ma escludo il Parkinson e l'alzheimer, che possono avere molte altre cause.

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  2. Le mando un western union dica lei quanto... Magari ! Io credevo che se LA passasse bene ha anche un sito ,non ci raggranella su niente ? E'destino per I buoni di cuore l'Altissimo lo diceva c'e' il regno dei cieli anche io senza una lira ho sempre le Mani in tasca per dar qualcosina a sti disgraziati pinoy ,sono messi peggio che I Khmer CE ne vuole... non l'avrei mai pensato

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    1. Grazie. Mi piace la sua generosità spontanea. Ma non potrei mai ricevere denaro in questo modo. Il lavoro che faccio da un anno a questa parte mi soddisfa. Mi fa sentire completo. E mi sento anche nobilitato, rispetto alla mia precedente condizione di disoccupato.


      Dal blog non ricavo niente, finanziariamente parlando. Anche qui, ho altre forme di gratificazione.

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  3. "Triangoloviola.it" e Federazione ROM sinti insieme " cosa mi dice free animals ,le sono amici o nemici ? E' da li che si vede quante possibili abbiamo ,LA prima battaglia da fare e' quella con noi stessi

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    1. Triangolo viola.

      Federazione Rom e Sinti.


      Io dico solo una cosa: se hanno avuto mille anni per integrarsi ma non l'hanno fatto, significa o che non lo vogliono fare o che non lo possono fare.


      In entrambi i casi, alla larga!

      Buoni recinti fanno buoni vicini. Regola universale.

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    2. Scusate, ma perché gli zingari dovrebbe integrarsi? Finché le cose vanno bene e possono mungere il paese ospitante, rimangono. Quando le cose si mettono male e la nave affonda, fanno come i topi:scappano. Ripeto la domanda:perchè dovrebbero integrarsi?

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    3. Infatti, io non li obbligo.

      Se prima del consumismo e dell'obsolescenza programmata si guadagnavano da vivere aggiustando pentole e vendendo cavalli, ora sono disoccupati e sono diventati parassiti della società.

      Forse, come gli africani, sono anch'essi vittime delle politiche neoliberiste.

      C'è qualche rimedio? Tu vedi una soluzione che vada bene sia ai nomadi che a noi sedentari?

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