Testo di Paolo sensini
In occasione del 90° compleanno della signora Ursula Haverbeck, 600 manifestanti hanno sfilato nella città di Bielefeld (Germania del Nord), dove la tenace nonnina è incarcerata dal maggio 2018 dopo essere stata condannata a una pena di cinque anni di prigione per aver osato esprimere opinioni di «leso Olocausto».
E' così che in Germania, ma ormai in quasi tutti i Paesi europei Italia compresa, si regolano i conti verso coloro che sono accusati di essere incappati in quella che è considerata la madre di tutti gli «psicoreati». Parliamo di semplici reati d'opinione, null'altro che opinioni controcorrente ma pur sempre opinioni, condannati con pene rigorosissime e da scontare fino all'ultimo giorno - a fronte di veri e propri crimini di cui i cittadini sono spettatori ogni giorno ma sui quali la cosiddetta giustizia sorvola come nulla fosse. Ce lo chiede l'Europa, e forse anche qualcun altro!
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