venerdì 11 gennaio 2019

Non basta chiamarsi Angela Davis



La nota attivista per i diritti civili si è distinta diverse volte per lanciare una critica esplicita a Israele nel suo conflitto con la Palestina. Il Birmingham Civil Rights Institute (BCRI), con sede in Alabama (USA), ha annullato la sua decisione di assegnare un premio ad Angela Davis, famosa attivista per i diritti civili, senza offrire una spiegazione esaustiva. Davis, 74 anni, avrebbe dovuto ricevere il Premio per i diritti umani Fred L. Shuttlesworth a metà febbraio, ma la BCRI ha annunciato che la decisione è stata revocata. L’attivista, ex membro del Black Panther Party, del Comitato di coordinamento degli studenti non violenti e del Partito comunista americano, è nota per aver difeso la riforma carceraria e per aver lanciato critiche nei confronti di Israele negli ultimi anni; posizione ideologica che sembra essere dietro il ritiro del premio.


“Non soddisfa tutti i criteri”
Il Presidente e CEO di BCRI, Andrea Taylor ha dichiarato che nel mese di ottobre l’Istituto sarebbe stato “felice di dare questa onorificenza” a Davis, che ha incluso tra i “campioni più riconosciuti in tutto il mondo per i diritti umani”, per la sua capacità di “dare voce” a quei gruppi che non hanno la capacità di essere ascoltati. Tuttavia, lo scorso sabato il BCRI ha annunciato attraverso un comunicato  che alla fine di dicembre, “sostenitori e altri individui e organizzazioni interessate” sia all’interno che all’esterno della loro comunità locali, hanno cominciato a chiedere loro di riconsiderare la decisione di conferire un premio ad Angela Davis. “Dopo un esame più attento delle dichiarazioni di Davis, concludiamo che, sfortunatamente, non soddisfa tutti i criteri su cui si basa il premio”, si legge nella dichiarazione.

La dichiarazione non specifica quali criteri Davis non riesce a soddisfare, né ha identificato l’origine delle richieste che hanno costretto a riconsiderare la sua candidatura. A questo proposito, molti attivisti si sono affrettati a sottolineare più che probabile che sia la ragione del supporto della Davis alla causa palestinese e, in particolare, al Movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), una campagna globale di pressione economica e politica su Israele per quanto riguarda la Palestina. Il sindaco di Birmingham, Randall Woodfin, è stato più esplicito sostenendo che la decisione del BRCI è giunta dopo “le proteste della comunità ebraica locale e alcuni dei suoi alleati”, definendo la decisione di ritirare il premio “reattiva” e “divisiva”.

Un insulto per Angela Davis
Davis non ha commentato immediatamente, mentre le reazioni di indignazione sui social network si moltiplicano, con alcuni attivisti che chiedono le dimissioni dei funzionari del BCRI. “Questo è il più grande insulto, negare ad Angela Davis il suo premio”, ha riferito all’AP l’attivista Frank Matthews.

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