venerdì 24 maggio 2019

Le parole al vento del centro destra in fatto di diritti animali


Fonte: Big Hunter

In dirittura d'arrivo verso la fatidica data delle elezioni europee, improvvisamente si è scatenata la caccia al voto animalista. Non solo da parte di certe forze radicali o di sinistra. Dopo la presentazione in pompa magna (tre ministri in conferenza stampa) del disegno di legge targato Cinquestelle contro il maltrattamento animale (e abolizione dell'842 del codice civile), praticamente si sono fatti vivi tutti. A cominciare dal leader della Lega, Matteo Salvini, che da Bari, visitando un canile sanitario preconizza in diretta via Facebook misure di contrasto ai canili lager, annunciando norme che raddoppiano le pene contro "chi maltratta o abbandona gli animali”, l'annuncio, comunque era già arrivato ai primi di maggio in un video-selfie. 


Anche Fratelli d'Italia lo incalza sull'argomento, con Giorgia Meloni che dalle pagine di Libero racconta del suo amore per i gatti, che ama come figli propri. “Quando si è convertita al gattolicesimo?”, le chiedono. “Quattro anni fa, quando ho preso Martino, uno Scottish Fold: amore a prima vista. È stato il mio primo figlio...” risponde. E anche lei auspica un inasprimento delle pene sul maltrattamento animale, ricordando però che si dovrebbe cominciare ad applicare le leggi che ci sono. Su Berlusconi e sul suo impegno animalista, Meloni dice: “sull'amore per gli animali andiamo d'accordo, è sulla politica che abbiamo qualche divergenza”, mentre con Salvini, aggiunge “di animali a quattro zampe non abbiamo mai parlato”.

Visto che è stato tirato in ballo, giustamente anche Silvio torna a dire la sua, rivendicando una certa familiarità con l'argomento. “Su questo abbiamo un primato incontestabile – dice in un video postato in queste ore - . Le nostre non sono una trovata dell'ultima ora, ma un capitolo stabile e fondamentale del nostro programma a cominciare dall'inasprimento delle pene per chi maltratta o uccide un animale”. A tal proposito Berlusconi ricorda le proposte di legge, oltre 50 per lo più tutte depositate dalla Brambilla, per aumentare i diritti dei quattro zampe.

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