Testo di Paolo Sensini
"Venite subito qua che ho una bianca da stuprare": queste le parole, intercettate dalla polizia, di Innocent Oseghale, lo spacciatore nigeriano che ha assassinato, ridotto in brandelli e mangiato alcuni organi della giovane Pamela Mastropietro. Il Tribunale di Macerata gli ha comminato l'ergastolo per il mostruoso crimine compiuto, ma i giudici hanno deciso di non aggiungere nessuna aggravante per "odio razziale" o "razzismo". Queste ultime esistono infatti solo a beneficio dei neri e non vengono mai utilizzate neppure quando vi è un fatto di evidenza palmare come in questo caso. Cos'altro ci vuole, oltre alla morte e la macellazione di una ragazza di 18 anni, fatta poi sparire in due trolley, per applicare una simile fattispecie?
Non venne usata neppure quando il ghanese Kabobo uccise per puro sfizio tre milanesi a colpi di piccone, eppure si trattava di un nero che aveva colpito ben 5 cittadini italiani uccidendone 3 sul colpo. Immaginatevi cosa sarebbe accaduto a parti inverse, visto che i media di regime strillano al razzismo anche quando si tratta di castelli in aria inventati - e subito smontati - dalla propaganda radicalshit. La discriminazione esiste, ma sempre e solo in una direzione. E c'è chi su tutto questo ci marcia sopra da anni!
Quale ergastolo !!in gabbia nella pubblica piazza alla mercé di qualsiasi voglia ammonirlo fisicamente finché morte non lo colga e poi dato in pasto ai maiali!!!invece pagheremo noi vitto alloggio cure mediche e avvocati il primo anticipo spese procedure legali ha già superato i 20 mila euro.
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