L’uomo forte che fa piangere i bolscevichi

Testo di Rosario Francesco Saverio Cafiero

Quando tutti insieme, e sottolineo tutti, lo cacceremo a calci in faccia, ricordiamoci di questa vignetta. Non ci sta nulla ma proprio nulla di che esultare. Siamo l'ultima ruota del carro in Europa, e dopo il risultato del voto lo siamo ancor di più. Lo spettro del default non è solo una suggestione horror. Ci attendono tempi difficili fatti di sangue, sudore e lacrime. Per non arrivare a niente. E quando ci sarà da sanguinare, sudare e pagare lui sarà già lontano, al sicuro.

Per quanto mi riguarda, resto orgoglioso di non far parte dei bovini da pastura del bovaro beota. E sono sensibilmente triste per quanti tra voi lo avete scelto come vostro indegno rappresentante. Tempo fa ebbi a scrivere che la cultura democratica in Italia era troppo giovane e senza radici profonde e in molti mi derisero. Volevate l'uomo forte, eccolo! Oggi affermo che la perniciosa deriva culturale nel nostro paese ci ha consegnato di nuovo, dopo 80 anni, nelle mani di un fanatico senza freni. Il remake del Ventennio, dedicato ad attività culturali, sportive, paramilitari, politiche e professionali, sta per realizzarsi. Preparate l'abbigliamento noir che tra l'altro è molto elegante e giova alla silhouette. Una cosa è certa, Rosario Francesco Saverio Cafiero non sarà mai uno dei vostri.